sabato 12 gennaio 2013

Il Gruppo Hera condizionato dalle sole valutazioni di Moody's?

Il Gruppo Hera condizionato dalle sole valutazioni di Moody's?
Ascolti anche la voce dei dipendenti e degli utenti!

Così Giacomo La Commare Segretario Comunale del Partito Socialista Italiano
“Il Gruppo Hera, è ben noto, si costituisce nel novembre del 2002 aggregando 11 società multiutility dell'Emilia Romagna e nel giugno 2003 viene quotato in borsa, coagulando un azionariato costituito da enti pubblici, investitori professionali e privati.
Gli enti pubblici, per lo più Comuni e Provincie dell'Emilia Romagna, rappresentano il 60,1% del capitale sociale e di questo, il Comune di Ravenna, rappresenta, anche attraverso altre società, circa il 7%.
Il Gruppo Hera, costituisce, oramai, un pilone importantissimo della struttura economica cittadina e provinciale, con una ricaduta sul territorio di 120 milioni di euro tra stipendi, imposte pagate, dividendi agli azionisti e sostegno ai fornitori locali. Negli ultimi 3 anni, dati tratti dall'ultimo bilancio di sostenibilità del Gruppo,  524 persone sono state assunte a tempo indeterminato, arrivando a contare circa 650 dipendenti sul territorio di Ravenna.
Il gruppo, per rimanere meglio ancorato al cittadino/utente, si è dotato di Società Operative Territoriali     (SOT) che operano nei territori di riferimento avvalendosi della formazione e capacità di  lavoratori ed operai polivalenti.
Gli investimenti operativi che nel 2011 sono ricaduti nei 12 Comuni serviti dalla SOT di Ravenna ammontano a circa 15 milioni di euro, la maggior parte dei quali utilizzati per la miglioria di reti e servizi.
Numeri brillanti, quindi, che fanno del Gruppo Hera, senza dubbio, un bene da proteggere ed apprezzare, un patrimonio comune da garantire e preservare, migliorandone, continuamente, l'efficienza e la struttura. Da quì, dall'importanza in termini economici e quindi sociali del Gruppo Hera per il nostro territorio, parte l'esigenza di un nostro intervento pubblico e la richiesta di attenzione verso il Gruppo, in una fase in cui, questo è certo, si prospettano cambiamenti non di poco conto dell'organizzazione e degli equilibri in Hera.
Nonostante le ottime proiezioni dell'utile che nel primo semestre 2012 è previsto attestarsi attorno ai 76 milioni di euro, gli ultimi dati, sempre del 2012, sull'indebitamento del Gruppo, riporta una cifra che si aggira attorno ai 2.122 milioni di euro.
 In Luglio 2011,  Moody's, confermava, al debito del Gruppo, il Rating di " A3 ", ma nel Gennaio del 2012, pur confermando Hera tra le migliori principali "local utility" italiane, tale giudizio veniva declassato a  "Baa1", non giudicando compatibile con il giudizio A3, l'attuazione del programma investimenti per il periodo 2011-2015.
Così stando le cose, senza perderci in dettagli troppo tecnici, il rischio reale, sul mercato finanziario, è quello che, scendendo al di sotto del giudizio "Baa3" si passi da una fascia di bond chiamati "investment grade", acquistata anche dagli enti istituzionali, ad una "non investment grade" , passaggio, questo, che farebbe entrare il gruppo in un mercato finanziario di investitori specializzati con indirizzo maggiormente speculativo e con investimenti ad alto rendimento e quindi  ad alto rischio speculativo.
Come già accennato, è sotto gli occhi di tutti come in Hera si stia consolidando l'iter per pervenire ad una profonda trasformazione della struttura.
Si tratta del passaggio da una Holding capogruppo, pur con alcune divisioni, radicata nei territori con società operative (SOT) e quindi in rapporto diretto con gli utenti, ad una Holding articolata esclusivamente in divisioni.


Dispiacerebbe se questo, in realtà, fosse l'ulteriore passo, dopo quello della fusione con Acegas, peraltro da noi non criticata, per pervenire, in tempi più o meno brevi, ad una Holding maggiormente caratterizzata sull'aspetto finanziario che su quello gestionale e dei servizi.
Considerando che Hera è nata per essere più vicina alle esigenze dei cittadini/utenti, con la garanzia degli enti Comunali quali maggiori  azionisti, non vorremmo che tale trasformazione si traducesse, in futuro, in una cocente sconfitta per coloro che ci credettero e per i cittadini/utenti.
La nascita del progetto Hera, unione di diverse aziende municipalizzate, si caratterizzava per la volontà di  effettuare prestazioni, qualitativamente valide ad un costo responsabile, rispondenti alle esigenze dei cittadini.
Si era, nel tempo, così pervenuti ad una organizzazione efficiente, aggregando i servizi per interventi polivalenti efficaci in grado di perseguire economie di scala ed un conseguente utile, cosa differente dal mero profitto.
Servizi di prima necessità ad un costo sostenibile: questo era, dunque, l'obiettivo ambizioso delle forze politiche, dei sindacati, degli enti, delle istituzioni e dei soci privati che appoggiarono allora l'iniziativa, obiettivo che non può e non deve essere tradito rincorrendo il solo mercato con la creazione di una Holding finanziaria camuffata da utility di servizio.
Troppo silenzio, a nostro avviso da parte di tutti, enti pubblici, partiti e sindacati, attorno all'evoluzione in essere del Gruppo Hera.
Ai dipendenti perplessi, che, proprio in questi giorni, chiedono di parlare, in assemblee aperte, del loro futuro e di quello del gruppo, si taglia netto, rispondendo che Hera, per ora, non cambia.
Per questo, chiediamo, impegnandoci a porli all’attenzione e all’interesse di tutti, che siano chiariti i processi di ristrutturazione, per non trovarci poi, a cose fatte, a rimpiangere un'impostazione strutturale ed economica del gruppo, magari meno appetibile sui mercati ma certamente più gestibile e controllabile nelle decisioni dai soci e dagli enti locali.
Secondo le nuove indicazioni, pare, infatti, che presto, quei lavoratori che attualmente sono impiegati come polivalenti, carichi di un bagaglio pregevole di esperienza e capacità, dovranno collocarsi in settori specifici, con conseguente perdita di quel "know how" che, questo è certo, sarà causa di un aumento dei costi per le SOT e per l'intero Gruppo e quindi per gli utilizzatori finali dei servizi Hera.
Il nostro timore, speriamo non del tutto fondato, è che la creazione dei settori specifici, con dislocazioni magari su scala regionale, possa inoltre privare i cittadini di un interlocutore presente nelle realtà locali, ossia che, alla fine, accada, come er gli utenti Enel e Telecom, ai quali, oramai, è possibile avere rapporti esclusivamente virtuali o, al più, a mezzo telefono.
 Invitiamo, perciò, gli amministratori del Gruppo Hera ed i suoi soci di maggioranza, ognuno per la sua parte di responsabilità e di ruolo nella faccenda, a non limitarsi ad ascoltare le indicazioni ed i suggerimenti dei mercati e delle agenzie di Rating, ed a tornare a porre grande  attenzione ai propri dipendenti, ai lavoratori e ai cittadini/utenti, quell'attenzione e quella partecipazione, che sin dall'inizio ha permesso una collaborazione costruttiva con la gente, permettendo lo sviluppo e la crescita di un bene comune.”ù

 
Ravenna, 12 gennaio 2013

LAVORARE STANCA

LAVORARE STANCA
Canti popolari e del lavoro al Circolo Aurora di via Ghibuzza

Giovedì 10 gennaio si è svolto al Circolo Aurora di via Ghibuzza 12 a Ravenna , in collaborazione con il Partito Socialista, una serata di canti del lavoro che hanno rappresentano un genere musicale vario ed ampio nato per accompagnare e ritmare il tempo del lavoro individuale e collettivo: una sorta di colonna sonora delle storiche battaglie sociali per il diritto al lavoro.
Essi sono stati un omaggio a gran parte della storia e delle lotte socialiste agli albori della emancipazione del mondo del lavoro e dell’universo femminile. Fra questi il canto “evviva la Maria Goya”, la sindacalista socialista cervese che si segnalò per avere tratto dall’analfabetismo e dallo sfruttamento donne e uomini del suo tempo. Dedicata a lei è la biblioteca comunale di Cervia che è l’erede morale della sua biblioteca popolare.
L’evento svoltosi  alle ore 22:00 ha trovato le voci e la chitarra della serata di parole e musica, intitolata “lavorare stanca” - dalla terra alla fabbrica, canti di lavoro e di emigrazione - di Gianluigi Tartaull, Raimondo Raimondi, Valentina Campajola e Luca Vassura.

                                         L’ufficio stampa

"Le Primarie delle Idee" dalla Federazione del PSI di Forli'

Mi pregio di trasmettere i risultati della consultazione " primarie delle idee svoltesi nell'area forlivese il 5 gennaio scorso.
Il questionario era articolato su sei tematiche e per ognuna erano indicati i provvedimenti proposti, al compilatore era richiesto di scegliere quello che lui giudicava prioritario.
Primo tema Economia e lavoro col 62% si ritiene prioritaria l'introduzione della tassa patrimoniale sulle grandi ricchezze con relativa abrogazione dell'IMU sulla prima casa e riduzione della pressione fiscale su redditi da lavoro dipendente e pensioni.
Secondo tema Laicità e diritti civili
Col 40%: Introduzione nella Costituzione del termine "Laico"
Terzo tema Riforme istituzionali
Col 48% Elezione diretta del capo dello stato e taglio del numero dei parlamentari.
Quarto tema Giovani e sapere
Col 60% Progetto giovani: potenziamento del servizio civile, sostegno a chi studia con merito, mutui agevolati per la prima casa.
Quinto tema Giustizia
Col 53% Effettività della pena e pene alternative per reati minori.
Sesto tema  Beni comuni
Col 40% Forte riduzione delle spese militari.
Da questi dati emerge l'immagine di un partito dal profilo laico,poco militarista,che riconosce il merito ,attento ai problemi dei giovani e dei pensinati e preoccupato della tenuta del tessuto sociale. 
Pronto a ridurre i costi della politica e a battersi per una giustizia più rapida con la certezza della pena ( introducendo pene alternative al carcere per i reati meno gravi). 

Neo Bertaccini  (Resposabile federazione di Forlì).

lunedì 7 gennaio 2013

Un successo nelle piazze e nel web

PSI. Primarie delle idee
un successo nelle piazze e nel web

“Le tue idee per la tua Italia”: innanzi tutto i giovani

La consultazione "Le tue idee per la tua Italia" organizzata dal Partito Socialista e svoltasi sabato scorso in tutto il territorio nazionale, ha segnato un momento significativo di partecipazione popolare  nel quale decine di migliaia di cittadini hanno espresso la loro preferenza, non sulle persone ma su concrete e definite enunciazioni programmatiche e sono stati numerosissimi i navigatori che si sono collegati alla pagina del sito web del Partito per esprimere la loro opinione.
Un successo di grande partecipazione, registratosi anche in provincia di Ravenna, nei seggi allestiti a Ravenna, Faenza, Lugo, Cervia e Russi, dove i cittadini, sui temi “economia e lavoro”, “laicità e diritti civili”, “riforme istituzionali”, “giovani e sapere”, “giustizia” e “beni comuni”, hanno espresso il loro consenso sulle seguenti priorità; nell’ordine: progetto giovani con il potenziamento del servizio civile e il sostegno economico a chi studia con merito; patrimoniale sulle grandi ricchezze per abrogare l’IMU sulla prima casa e ridurre la pressione fiscale; forte riduzione delle spese militari; riduzione del numero dei parlamentari e delle spese della politica, incandidabilità dei condannati; eliminazione dei vincoli della legge 40 sulla fecondazione assistita e ammissibilità dell’eutanasia.

Ravenna, 7 gennaio 2013

L’ufficio  stampa

Su queste indicazioni il PSI a Imola manterrà alta l’attenzione

La giornata “delle idee” promossa dai socialisti ad Imola e nel circondario ha visto una buona partecipazione. Circa 300 persone hanno contribuito ha selezionare le proposte contenute nel questionario predisposto dalla Direzione Nazionale.

Le indicazioni scaturite nelle varie risposte, a livello nazionale, dovranno essere le linee guida per l’azione dei socialisti nella futura azione di governo nel Paese.
Nel nostro territorio i quesiti che hanno ricevuto maggiore attenzione sono stati i seguenti:
1) Sull’ Economia  e Lavoro:
l’introduzione della patrimoniale sulle grandi ricchezze l’abrogazione dell’IMU  sulla prima casa e riduzione della pressione fiscale sui redditi da lavoro dipendente e pensioni.
2)Sulla Laicità e diritti civili:
 introduzione nella Costituzione del termine “Laico” seguito subito dopo dall’ammissibilità dell’eutanasia e dalla tutela giuridica dell’unioni di fatto.
3)Sulle Riforme istituzionali:
elezioni diretta del Capo dello Stato / taglio del numero dei parlamentari e accorpamento delle regioni.
4) Sui Giovani e Sapere:
Progetto giovani: potenziamento del servizio civile, sostegno a chi studia con merito, mutui agevolati per l’acquisto della prima casa, seguito da valorizzazione del merito nella scuola e riforma universitaria.
5) Sulla Giustizia:
effettività della pena e pene alternative per reati minori, responsabilità civile dei magistrati.
6) Sui Beni comuni:
equiparare alla media europea il  finanziamento alla ricerca e forte riduzione delle spese militari.

Su queste indicazioni il Partito Socialista a livello locale manterrà alta l’attenzione anche nei confronti con le altre forze politiche per il governo del  territorio.

giovedì 3 gennaio 2013

Il PSI di CESENA in piazza sabato 5 gennaio

Il PSI di CESENA in piazza per le Primarie delle Idee

Il Partito Socialista Italiano, facente parte della coalizione del Centro Sinistra, invita i cittadini ad indicare le priorità del prossimo Governo.
Sabato 5 gennaio a Cesena i socialisti saranno presenti il mattino sotto il Loggiato Comunale dalle 9,30 alle 12,00 e il pomeriggio in galleria Urtoller dalle 15.00 alle 18,30
Sarà una straordinaria manifestazione nel nome della informazione, della partecipazione, della condivisione. E’ stato predisposto un questionario ed i cittadini potranno esprimersi su temi come economia e lavoro, laicità e diritti civili, riforme istituzionali, giovani e sapere, giustizia, beni comuni ed altro ancora.
Per ogni area sono state individuate varie opzioni dalla forte connotazione riformista (ad es. introduzione patrimoniale su grandi ricchezze e abrogazione IMU 1° casa, introduzione della flex security per i lavoratori precari, taglio dei numeri dei parlamentari, più finanziamento alla ricerca, riduzione spese militari, microcredito per chi a perso il lavoro compresi i titolari di partite IVA ecc.).
Fino alle ore 20,00 del 5 gennaio 2013 si può continuare a votare on line collegandosi con la home pages dei siti www.partitosocialista.it , www.avantionline.it , www.giovanisocialisti.it , www.mondoperaio.it.
Possono partecipare alla consultazione i cittadini che abbiano compiuto il 16° anno di età e stranieri in possesso di permesso di soggiorno,

Il PSI di Ravenna mobilitato per le Primarie delle Idee

Le tue idee per la tua Italia.  Il PSI ti invita a esprimere le tue opinioni
                                sulle proposte dei socialisti per il futuro dell'Italia

Ecco dove e quando votare, sabato 5 gennaio,
nel capoluogo e nelle città della provincia di Ravenna:
 
Ravenna  sede PSI via Ghibuzza 12 dalle 10:00 alle 17:00;
Faenza     sede PSI corso Mazzini 85 dalle 10:00 alle 12:30;
Lugo        banchetto sotto il Pavaglione dalle 10:00 alle 12:00
                 e sede PSI corso  Mazzini 41 dalle 15:00 alle 17:00;
Russi        sede PSI Via Babini 30 dalle 10:00 alle 12:00;
Cervia     sede SEL via Borgo Saffi 11 dalle 10:00 alle 13:30.

Votano anche i 16enni e gli stranieri con permesso di soggiorno

Ora puoi votare anche on line
fino alle ore 20:00 del  5 gennaio