lunedì 18 novembre 2013

Lettera del PSI di Santarcangelo di Romagna al Commissario del Comune

Egregio Sig. Commissario, come anticipato nella precedente comunicazione, noi Socialisti siamo contrari al consumo di nuovo terreno agricolo, ma molto interessati a fornire il nostro contributo di idee e di proposte per muovere l’economia locale con un forte contributo che provenga dal settore edile. Abbiamo, sul territorio comunale, 43 interventi edilizi già con le carte in regola per partire (IDC - Interventi Diretti Convenzionati) al di fuori di qualsiasi POC (Piano del Sindaco) dove tutto è subordinato solamente alla presentazione di un progetto e alla stipula di una convenzione con il Comune. Questi rappresentano un’eredità del vecchio PRG, ma sono ancora fermi senza che qualcuno si sia posto la domanda del perché di questa anomalia. Per la verità, nel frattempo alcuni di questi stati attuati o sono in corso di attuazione ma ne restano ancora una trentina alcuni molto consistenti sia di tipo commerciale, che residenziale, i quali se attivati nel breve periodo potrebbero incidere positivamente sull’economia santarcangiolese. Sig. Commissario, convochi ciascuno di questi soggetti e chieda loro ragione del perché non si sia dato corso alle convenzioni con il Comune e in caso di risposta non convincente stralci l’intervento dalla lista degli I.D.C. che, ripetiamo, sono “un’anomalia” e non possono restare sospesi all’infinito! O vengono attuati o debbono essere cancellati ! Non solo, come ultimo atto del Consiglio Comunale prima dello scioglimento è stato approvato il POC 0 comprensivo di 11 interventi urbanistici, tra i quali 3 grossi interventi produttivi e 1 residenziale inseriti in quel piano per un preciso motivo di urgenza dichiarata dai soggetti interessati . Ora a diversi mesi dal piano approvato, dove sta l’immediata attuazione delle opere promesse ? Come vede sig. Commissario, tanti sono i cantieri che dovevano già da tempo essere aperti, lasci perdere il POC 1, si adoperi insieme agli uffici preposti in questa direzione e potremo dare una mano all’economia locale, come Lei giustamente dice. Cordiali Saluti Il segr. del PSI di Santarcangelo di R. Fiorenzo Faini

giovedì 14 novembre 2013

dal PSI di Medicina

I nostri concittadini più attenti alla vita del Palazzo comunale lo sapranno di certo già. Il Palazzo ha un nuovo Assessore che si occuperà dei problemi dell’ economia e del mondo del lavoro. Una indicazione scaturita dal PSI che ha valutato molto positivamente la disponibilità del sig. Marco Galetti a ricoprire questo ruolo che era di propria competenza. Ci ha convinto la passione ed il disinteresse personale dimostrato in tanti anni dal sig. Galetti nel mondo dell’ associazionismo sportivo. Ci ha convinto l’ indicazione di una persona totalmente indipendente dai condizionamenti che precedenti esperienze od appartenenze partitiche inevitabilmente comportano. Ci ha convinto l’ indicazione di una persona con una propria attività professionale che lo rende indipendente dal ruolo che và a ricoprire. Ci ha convinto l’ idea di contribuire in questo modo concretamente a far entrare nel Palazzo una persona nuova, senza pregiudizi, alla quale abbiamo offerto, senza alcun condizionamento, la possibilità di fare una significativa esperienza. Crediamo che in questi mesi che ci separano dal rinnovo del nostro Consiglio comunale, Marco Galetti saprà mostrarsi all’ altezza delle aspettative che abbiamo riposto in lui mantenendo un’ atteggiamento collaborativo verso i colleghi della Giunta ed aperto al colloqui con i nostri concittadini e che al contempo la sua indipendenza nel valutare le cose e le situazioni aiuti anche i colleghi ad aprirsi all’ esigenza di un ricambio e rinnovamento della classe politica locale. Certo non crediamo di dover tutto cambiare, non ci appassiona l’ antipolitica che và di moda, ma se vogliamo “conservare” il buono che abbiamo fatto o che ci è stato lasciato, con sacrificio ed impegno da chi ci ha preceduto, dobbiamo aprirci al cambiamento. Quindi, mentre li ringraziamo per la passione e la dedizione dimostrata a favore del bene comune, dobbiamo cercare di costruire il futuro ricercando persone che coniughino competenza, disinteresse personale, passione per il bene comune. Marco Monti Gruppo Misto

giovedì 7 novembre 2013

Ciao MARIO,

Ciao MARIO, son passati 3 anni dalla tua scomparsa. Chi ti ha conosciuto ti porterà sempre nel cuore. In ricordo di Mario Corsini, scomparso il mese scorso a Bologna - 3 novembre 2010 Si iscrisse dal 1953 al PSI di Bologna, dal 1971 dirigente socialista, vicesegretario del PSI e poi segretario provinciale del partito socialista italiano della Federazione di Bologna. Consigliere del PSI in Provincia negli anno 80, poi Presidente della Provincia di Bologna. Portò soccorso col contributo di altri comuni della provincia alle popolazioni terremotate dell’Irpinia a Conza della Campania per un periodo di un anno. Fu nominato cittadino onorario di Conza pochi anni fa. Ha operato per portare a Bologna l’esperienza del CEIS di Don Picchi, per il recupero dei tossicodipendenti, oggi Pettirosso. Dopo la nomina di Presidente della Provincia di Bologna (dal 1980 fino al 1985) , si impegnò nella Cooperazione, fu Vice Presidente della Cooperativa EdilFornaciai di Villanova di Castenaso. Dopo la bufera di tangentopoli, che investi il vecchio PSI, si mise a disposizione del SI (Socialisti Italiani), poi SDI , un percorso di lungo volontario di resistenza affinchè fosse impedita la completa distruzione di un partito, di un’identità che ha le sue radici in un secolo di storia italiana e che fu l’artefice di quasi tutte le riforme sociali del paese. Operò sempre per recuperare i socialisti dispersi alfine di creare l’unità di tutti i socialisti. Diceva: “Di fronte al tentativo di liquidare la politica, la rinascita socialista non è solo un moto di orgoglio, ma la consapevolezza che solo l’animo riformatore può ancora essere utile alla modernizzazione dell’Italia: nel lavoro, nella giustizia, nella solidarietà verso i più deboli. Attualmente Mario Corsini era in Consiglio Nazionale nel rinato PSI di Riccardo Nencini. Autonomista da sempre, Lombardiano da sempre, si è sempre battuto per la laicità delle istituzioni e per il rinnovo della politica. Ciao Mario Andrea Pancaldi Chi lo ha conosciuto lo porterà sempre nel cuore. Una grande moralità, mai moralista, uno spirito critico, una intelligenza vivace sempre attenta ai bisogni di giustizia sociale e di libertà. Amava la poesia e con Paul Eluard, un poeta che gli fu caro ,voglio ricordarlo con dolcezza: Fuggiremo il sonno Fuggiremo il riposo E prepareremo giorni e stagioni a misura dei nostri sogni Ciao Mario Franco Piro Ricorderemo Mario, un compagno, un amico fraterno. A Budrio veniva, prima al Partito, poi alle nostre iniziative. Sempre ironico, sempre inamovibile nelle sue certezze, condivisibili da molti di noi, da lungo tempo. La malattia l’aveva offuscato, ma lo sguardo era sempre del battagliero leader della minoranza divenuto segretario provinciale del PSI , del Presidente di una Provincia che non c’è più. Lui si è fermato. Noi dobbiamo continuare. Addio Mario. p. Il Circolo “Sandro Pertini” di Budrio Maurizio Montanari

mercoledì 6 novembre 2013

Il PSI entra in giunta a Medicina

Avvicendamento in atto all’interno della Giunta guidata dal Sindaco Onelio Rambaldi. L’Assessore alla Scuola Andrea Federici lascia il posto a Marco Galetti, che si occuperà dell’Assessorato alle Attività Produttive. La delega alla Scuola passerà nelle mani del Sindaco, mentre l’Assessore Valeria Ventura, che si è occupata finora delle Attività Produttive, continuerà ad occuparsi di Pari Opportunità, Agricoltura e Ambiente. “L’avvicendamento tra Federici e Galetti – spiega il Sindaco Onelio Rambaldi – è frutto di un accordo preso all’inizio di questa legislatura con gli alleati di area socialista, ai quali sarebbe spettato un posto in Giunta. Questa figura non era stata inizialmente individuata dai nostri alleati, mentre ora si prospetta la possibilità di mantenere un impegno preso. Marco Galetti, è persona capace che conosce il territorio e il tessuto sociale medicinese, oltre ad essere impegnato nel volontariato. Questa è una scelta fatta guardando al futuro, al prossimo mandato, in un’ottica di alleanze politiche, ma anche perché questo periodo possa essere un laboratorio e una palestra per nuovi amministratori come abbiamo fatto con il giovane Ugo Dall’Olio. In ultimo ringrazio infinitamente Andrea Federici per il suo impegno, la sua serietà e la sua encomiabile inclinazione al bene pubblico. Sono stati anni di condivisione e crescita per entrambi.” “Questa scelta è motivata dalla volontà di favorire, anche in vista del nuovo mandato amministrativo, sia il rinnovamento della Giunta, sia l’allargamento della alleanza di governo del Comune – commenta Andrea Federici – in coerenza con l’impegno che avevo assunto già all’inizio di questo mandato in accordo con il Sindaco Rambaldi. Ringrazio il Sindaco per la fiducia accordatemi in questi anni e i colleghi della Giunta per la collaborazione che non è mai mancata, consentendoci di conseguire risultati importanti per i nostri cittadini pur in una situazione molto difficile.” “Questa è un’opportunità di coinvolgere nella Cosa pubblica una persona capace, inserita nell’attività della Città e impegnata nel volontariato. Galetti è una scelta fatta in un’ottica presente perché puntiamo sulle sue capacità da mettere in campo nel settore delle Attività Produttive e in un’ottica futura perché questa esperienza sia un momento di formazione personale del Galetti amministratore pubblico.” Marco Monti - PSI (Gruppo Misto). Marco Galetti, medicinese classe 1961, è un agente assicurativo per “La Cattolica” e impegnato nell’attività dirigenziale all’interno della Virtus Pallacanestro. “Mi è stato chiesto di dare un contributo – dichiara Galetti – e non ho esitato nel fornire le mie capacità legate alla conoscenza della “piazza”, essendo per lavoro sempre immerso nel mondo produttivo della città. Non avendo formazione politica di nessun genere, questa esperienza la concepisco anche come prova personale delle mie attitudini di amministratore. Quindi con entusiasmo, inizio a lavorare a fianco del Sindaco e dei colleghi Assessori.” Notizia a cura della Segreteria del Sindaco

martedì 5 novembre 2013

NON MORIREMO DEMOCRISTIANI

NON MORIREMO DEMOCRISTIANI. L’ANTIDOTO È PROPRIO NELLE ‘LARGHE INTESE’ di ALBERTO BENZONI dall’AVANTI ONLINE del 04 ottobre 2013 Quello che è avvenuto in questi giorni è certamente una tragicommedia. Ma al tempo stesso è almeno nelle intenzioni di chi l’ha promosso, una operazione politica fondante. Come ha sottolineato Letta, c’è una maggioranza numerica, quella raggiunta con il tardivo concorso di Berlusconi e perciò stesso irrilevante, mentre è assolutamente rilevante quella costruita con la collaborazione attiva di Alfano. E rilevante al punto di comportare, almeno in prospettiva, un radicale riallineamento del sistema. Si è parlato, al riguardo, di “ritorno della democrazia cristiana”. E, in un certo senso, lo è. Ma per ragioni che non hanno niente a che fare con le origini di molti protagonisti dell’operazione, e molto, invece, con la sua natura. Il fatto è che, in questi giorni d’ottobre, si è esplicitamente dichiarata la fine della seconda repubblica. Si constata, insomma, il fallimento del bipolarismo basato su leggi elettorali maggioritarie, e per la totale inadeguatezza dei suoi due protagonisti. E si punta dunque sull’intesa stabile tra i medesimi, con l’Europa come garante-custode esterno e con leggi elettorali che ne garantiscano i diversi interessi. Ai margini di questo grande spazio di centro, potenzialmente abilitato a governare senza limiti di tempo, i partiti colpiti dal “fattore P” e cioè i populisti di destra e di sinistra, per definizione inabilitati a svolgere funzioni di governo. Ma l’esperienza della vecchia Dc è oggettivamente irripetibile. I suoi leader hanno governato lungo l’arco di decenni una società in espansione dove era possibile rispondere, con sempre nuove mediazioni, a diverse e sempre nuove esigenze. Letta e Alfano dovranno amministrare la penuria, spostando qua e là risorse limitate e sotto il controllo invadente e severo dell’Europa. E, allora, il loro ruolo specifico non sarà quello di risolvere i problemi, ma di gestire al meglio i conflitti. In questo quadro, il governo delle larghe intese non ha, in realtà, alcun limite di tempo. Perché l’obiettivo principale dei suoi promotori è quello di allontanare quanto più possibile le elezioni, contrastando, in ogni modo, i propositi di coloro – da Renzi ai falchi del Pdl - che puntano ad anticiparne la data con la speranza, più o meno concreta, di vincerle. Nella visione pedagogica del Quirinale, queste sarebbero invece il peggiore dei mali. In apparenza perché nessuno è in grado di affrontarle al meglio, in realtà perché nessuno meriterebbe di vincerle ( grazie a un sistema che consente alla coalizione che prende un voto in più dell’avversaria di intascare il 55% dei seggi…). Mentre è nell’interesse del Paese che i capofila delle due opposte coalizioni collaborino, e al più a lungo possibile. “Nell’interesse del Paese”, “per il bene del Paese”. Una formula magica che è oggi sulla bocca di tutti: di Napolitano, degli editorialisti dei maggiori quotidiani, dell’immortale Scilipoti. Una formula che i dirigenti democristiani della prima repubblica non si sarebbero mai sognati di usare a giustificazione della loro vocazione permanente al governo. E questo perché, nella loro infinita saggezza sapevano benissimo che la politica è il luogo naturale dei conflitti e quindi delle diverse possibili mediazioni tra i medesimi, e che questi conflitti sono arbitrati dagli elettori. Oggi, invece, si condanna l’idea stessa di conflitto, in nome appunto dell’interesse del Paese. Nella convinzione, peraltro (e non a caso) mai chiaramente espressa che la collaborazione tra opposti sia funzionale alla ricerca della “linea giusta” che è una e una sola. “Democrazia sospesa”? “Democrazia guidata”? Come sapete, aggiungere un aggettivo ad un sostantivo, significa svilire il valore del medesimo. Nel nostro caso non sarà certamente così. E allora, c’è da sperare che l’esperienza delle larghe intese serva non già ad omologare destra e sinistra, ma a renderle “diversamente diverse”.

NOI, POPOLO EUROPEO, CHIEDIAMO LA FEDERAZIONE EUROPEA SUBITO!

Firma l'appello del Movimento Federalista Europeo NOI, POPOLO EUROPEO, CHIEDIAMO LA FEDERAZIONE EUROPEA SUBITO! Nel momento in cui Francia e Germania hanno rilanciato il dibattito sulla necessità di realizzare un bilancio autonomo dell'eurozona e su come alimentarlo e governarlo, l'Italia può giocare un ruolo essenziale. E' necessario incalzare il governo italiano affinché percorra questa strada: dobbiamo insistere, nella battaglia per la costituzione della Federazione Europea. Come ha ricordato il Presidente Letta, «la buona battaglia per l'Europa, che segnerà l'Europa dei prossimi 15 anni, si gioca ora. L'Italia può arrivare forte e credibile al 2014 quando guideremo l'Europa per costruirla e "raccontarla" più unita, più solidale e più vicina ai cittadini. Possiamo scegliere di chiuderci nel nostro cortile delle lotte di politica interna oppure possiamo giocare all'attacco, impegnando tutte le nostre carte su quell 'unione sempre più stretta tra i popoli europei, in cui intendo impegnarmi nei prossimi mesi. La nostra prova arriva adesso: dimostriamo all'Europa intera, con il nostro ambizioso semestre, che non è un caso che il Trattato dal quale ha preso le mosse quella che poi sarebbe diventata l'Unione sia proprio il Trattato di Roma, il Trattato firmato a Roma, il Trattato firmato in Italia». A questo proposito invitiamo a sottoscrivere (anche on-line: www.mfe.it) la cartolina/appello.