venerdì 31 ottobre 2014

Oltre un milione di lavoratori, disoccupati e pensionati si sono riuniti a Piazza San Giovanni per manifestare contro il Governo Renzi




FONDAZIONE NENNI

Destra e sinistra all’italiana

Ad un’analisi sociologica risulta che la CGIL è la “vecchia” sinistra e il Governo (della Leopolda) è la nuova destra.

di Giuseppe Tamburrano

Oltre un milione di lavoratori, disoccupati e pensionati si sono riuniti a Piazza San Giovanni per manifestare contro il Governo Renzi. È la CGIL di Di Vitorio che protesta contro il Governo di Togliatti? Fuori di metafora vi è uno scontro duro tra il sindacato di sinistra ed il Governo di sinistra. Situazione paradossale!
    Ad un’analisi sociologica risulta che la CGIL è la “vecchia” sinistra e il Governo (della Leopolda) è la nuova destra. Non intendo dare ai due termini significati storico-ideologici ma pienamente contenutistici. La parola “destra” non ha significato sempre “reazione”, ricordiamoci il Risorgimento, Cavour e la destra storica. Come la parola “sinistra ” non ha sempre significato progresso: ricordiamoci Stalin. Ci sono esempi di uomini di sinistra che hanno fatto una politica di destra: l’Economist definì Tony Blair “una signora Thatcher in disguise”.
    Si tratta ora di capire se l’Italia ha bisogno di una destra moderna o di una sinistra “antica”.
    Non è facile rispondere perché se alla manifestazione della Camusso hanno partecipato 1.200.000 persone, il PD di Renzi ha ottenuto il 40,8% alle recenti elezioni europee. Non è facile dare una risposta ai quesiti. Mettetevi nei panni di Epifani il quale non sapeva se andare alla Leopolda (è stato segretario del PD renziano) o a Piazza San Giovanni (è stato a lungo segretario della CGIL).
    In conclusione, noi non abbiamo una sinistra politica. Gli altri paesi europei ce l’hanno, anche se è una sinistra di facciata.
    Renzi aumenterà il suo score, di quel poco che manca alla maggioranza assoluta (si tenga conto che alle elezioni europee ha votato la metà degli elettori iscritti)? Guarderà all’elettorato finora berlusconiano accentuando il suo distacco dalla sinistra tradizionale? Questa sinistra romperà con Renzi prendendo caratteri che sanno di un vecchio massimalismo riverniciato?
   Mi pongo interrogativi e non so dare una risposta. Mi aiuterà qualche nostro lettore?

giovedì 30 ottobre 2014

Gli operai feriti a Roma dopo un intervento della polizia sono un brutto segnale


Partito Socialista

AST, BISCARDINI-CEFISI, SEGRETERIA PSI, UN BRUTTO SEGNALE

"Gli operai feriti a Roma dopo un intervento della polizia sono un brutto segnale: si ritorna a un clima di conflitto sociale aspro che credevamo di un'altra epoca storica" dicono Biscardini e Cefisi, della segreteria nazionale del PSI. "Se i conflitti di lavoro trovano non la mano tesa dello Stato, ma ritornano ad essere, come fu negli anni 50, un problema di ordine pubblico da contenere, magari con la forza, alla crisi sociale ed economica si aggiunge anche la crisi della democrazia. In questi giorni - concludono gli esponenti socialisti - troppo spesso abbiamo sentito disprezz are o sminuire l'importanza della concertazione e del dialogo tra le parti sociali. Questo rischia di essere l'esito. Non un nuovo modello futuribile e postmoderno di decisione politica veloce ed efficiente come un tweet, ma l'esplodere di scontri, mossi dalla disperazione e dalla sfiducia, che non trovano più la possibilità di essere composti".

lunedì 20 ottobre 2014

Le parole di Martinelli a Ravenna e Balzani a Forlì


CANDIDATI PER LA CIRCOSCRIZIONE DI RAVENNA GIUSEPPE BELLOSI, MARCO CAVALCOLI E CRISTINA VENTRUCCI
 
(18 ottobre 2014)
Le parole di Martinelli a Ravenna e Balzani a Forlì

Presentata oggi anche a Ravenna la lista Emilia Romagna CIVICA che correrà nello schieramento di Centro-Sinistra alle prossime elezioni regionali per la nostra circoscrizione elettorale.
Nel simbolo è rappresentata una bicicletta perché per guidarla occorrono buona testa e buone gambe.
Buone idee, quindi, ma contemporaneamente solide tradizioni e legami con il territorio.
La lista elettorale infatti accomuna esperienze ecologiste, numerosi personaggi del mondo culturale, storici esponenti delle battaglie per i diritti civili unitamente al riformismo di matrice liberaldemocratica e socialista.
La lista Emilia Romagna CIVICA intende anche essere il naturale punto di convergenza di tutti coloro che, pur collocandosi nello schieramento di centrosinistra, non si riconoscono nel PD.
Di notevole impatto le "parole d'ordine" sulle quali la lista si è costituita: Ambiente, Cultura, Diritti e Lavoro.
Argomenti di straordinaria attualità, sia nello scenario nazionale che in quello locale, che non solo rappresentano il naturale terreno d'incontro per tutti i soggetti che hanno contribuito a dar vita a questo progetto, ma che costituiscono il nucleo essenziale di una serie di proposte che mirano ad arricchire il programma del candidato Presidente della Regione Emilia Romagna per il Centro-Sinistra .
Nell'odierno appuntamento con i media, insieme con il simbolo, è stata presentata la lista dei candidati per la Circoscrizione di Ravenna, che sono nell'ordine: 1. Giuseppe BELLOSI, scrittore e studioso della cultura popolare romagnola, 2. Marco CAVALCOLI, attore della compagnia Fanny & Alexander, manager culturale e attivista dei diritti civili, 3. Cristina VENTRUCCI organizzatrice e critico teatrale, impegnata in campo ecologista.
Con questa lettera alla conferenza stampa di Ravenna, Marco Martinelli drammaturgo e regista del Teatro delle Albe, noto in campo internazionale ha salutato con favore il fatto che la lista nella nostra circoscrizione sia guidata da Giuseppe Bellosi:
"Sostengo Giuseppe Bellosi perché è un vero uomo di cultura, capace di coniugare l'amore alla tradizione con il senso più acuto della contemporaneità. Sostengo Giuseppe Bellosi perché è una persona seria. Sostengo Giuseppe Bellosi perché sa portare avanti le ragioni del dialetto e dei dialetti e di tutte le altre meravigliose lingue del mondo in un'epoca che fa sparire le diversità. E Giuseppe sa farlo con raffinatezza e ovviamente senza mai cedere a derive localistiche. Sostengo Giuseppe Bellosi perché credo che la politica abbia bisogno di persone autentiche, come la sua, di italiani con una storia e una passione e una capacità di incidere sempre più rari. Sostengo Giuseppe Bellosi perché è un poeta, e se accetta di "prestarsi" alla politica lo fa perché ritiene il "sacrificio" necessario. Sostengo Giuseppe Bellosi perché ha un senso dell'umorismo micidiale, cresciuto alla scuola degli Stecchetti e dei Raffaello Baldini, che gli servirà per difendersi dalle pedanterie e dalle trappole dei corridoi istituzionali. Infine sostengo Giuseppe Bellosi perché si candida con i Verdi, e questo pianeta continua ad aver bisogno di un lume che gli indichi la strada della saggezza e non della catastrofe. E sostengo i Verdi perché si candidano nel quadro del Centro-Sinistra, con intelligenza e concretezza: oggi non ha nessun senso la retorica del "pochi ma (presunti) puri", occorre invece dialogare con il più ampio fronte possibile di forze per affrontare le grandi sfide che ci aspettano."
Contemporaneamente a Ravenna, la lista è stata presentata con i propri Candidati anche a Forlì, dove era presente Roberto Balzani che ha dichiarato: "sono qui per rappresentare l'idea che questa lista è quella più rappresentativa della necessità di rinnovamento del Centro Sinistra nella nostra regione."

domenica 12 ottobre 2014

I costi di HERA stanno bloccando il Comune di Santarcangelo e lo "sconto" sulle bollette dei rifiuti non è reale



I costi di HERA stanno bloccando il Comune di Santarcangelo 
e lo "sconto" sulle bollette dei rifiuti non è reale





Finalmente anche qualche consigliere comunale di opposizione comincia a rendersi conto (meglio tardi che mai) di come il costo del ciclo dei rifiuti, gestito da HERA, sia diventato per il Comune di Santarcangelo un grave fattore di rigidità e di blocco delle possibilità di spesa. Com’è stato ribadito nell’ultimo Consiglio Comunale, la spesa corrente del Comune risulta già impegnata al 95% al momento della predisposizione del bilancio e solo con una diversa e più razionale gestione dei costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti può iniziare una svolta.
La stessa riduzione della tassa rifiuti (TARI) per il 2014 del 6% alle famiglie e del 11% alle imprese, resa pubblica in quella sede, non è di fatto reale in quanto trattasi di uno sconto su una previsione di spesa  stimata in eccesso. Infatti, il Comune, verificato un incasso superiore a quanto dovuto a HERA, ha potuto permettersi di fare questo annuncio, ma quello che non si dice mai è che HERA costa alle casse del Comune (e a noi tutti) ogni anno di più, con una progressione continua, senza che nessuno, voglia o possa mettervi mano.  I Santarcangiolesi, dimostrando alto senso civico, in questi anni hanno raggiunto percentuali di raccolta differenziata molto alta superando la soglia del 70%. Da questa HERA, rivendendola ricava un utile non indifferente e diminuisce i costi del conferito all’inceneritore. E nonostante tutto i cittadini pagano di più. E’ giusto e logico tutto questo ?
Potrà sembrare paradossale e quasi comico, ma nel bel mezzo di una crisi economica e sociale senza precedenti, nella quale le imprese e le famiglie ma anche le pubbliche amministrazioni si dibattono per fare quadrare i conti; in piena crisi dei consumi e conseguente calo dei rifiuti che causa lo spettro della deflazione (riduzione dei prezzi per calo della domanda), sapete cosa ci tocca vedere?
Che il Comune di Santarcangelo (e ciascuno di noi) paga ad HERA una somma aumentata, anche per il 2014, del tasso di inflazione programmata dell’ 1,5%.
Per non parlare dei maxi stipendi degli amministratori di HERA sfuggiti anche ai nuovi parametri di contenimento  cui sono  sottoposti quelli delle aziende statali, da cui si potrebbero ottenere risparmi di 2 milioni di euro!
Un modello diverso per la gestione dei rifiuti non solo è possibile ma è già in atto in diverse realtà. Non ci si può accontentare dei dividendi per rimpinguare le magre casse dei Comuni e con questi mettere a tacere le proteste, perché pochissimi sono i Comuni in Romagna che hanno quote e quindi dividendi significativi che giustificano il mancato controllo sulla spesa !
Ecco, la ragione per la quale abbiamo sostenuto nelle primarie per la presidenza della Regione, il prof. Balzani. Perché su questo, come su altri temi, la pensa esattamente come noi Socialisti.

Fiorenzo Faini                                                                              

Seg. PSI Santarcangelo di R. e Valmarecchia 


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Postato da partito socialista santarcangelo su Partito Socialista Santarcangelo il 10/11/2014