FONDAZIONE NENNI
TU PARLES !
di Giuseppe Tamburrano
E’ contestato dagli operai e riverito dai
paperoni della finanza italiana che hanno affollato l’elegante sala da pranzo
del Salone delle fontane all’Eur di Roma: qui Renzi ha primeggiato nel chiedere
soldi per il partito.
E’ riuscito ad agganciare
sia Berlusconi che Grillo per le elezioni dei membri della Corte costituzionale
e del Consiglio superiore della magistratura.
Gli va tutto bene! Eppure
la sua attività di governo si limita ai discorsi, alle interviste: parole,
parole, parole, ho già notato tempo fa.
Presidente dell’Europa ha
accettato che Mare Nostrum, che ha salvato tante vite di disperati migranti,
fosse trasformato in attività di pattugliamento del Mediterraneo a cura
dell’Europa: vite in cambio di soldi risparmiati.
Ha ottenuto di far
modificare il Senato, ma dovrà affrontare il voto della Camera, la doppia
lettura e l’eventuale referendum.
Vuole cambiare la legge
elettorale concordata con Berlusconi e forse vi riuscirà con i voti dei Cinque
stelle.
E l’economia? E il debito
e il deficit? E i redditi delle famiglie (a parte gli ottanta euro: unica,
modesta cosa positiva fatta)? E i disoccupati, di cui il jobs act non si
occupa minimamente? E tutto il resto delle cose da fare?
Chi è e che cosa vuole
fare Renzi? Difficile capirlo non perché taciturno, ma al contrario perché
parla: come cavolo fa ad aprire bocca in modo appropriato su tutto, con tutti!
Parla, parla, parla e non fa niente, niente, niente. Ma forse l’ho capito:
Renzi è... Renzi.
I regimi personali
normalmente si appoggiano alla forza. Renzi si appoggia solo a se stesso, si
autosostiene e si alimenta a parole. E’ uno straordinario fenomeno: tutto
parole e niente cose, progetti, ideali, Renzi è la sinistra? Forse perché la
sinistra non c’è più. Gli esponenti del PD che lo osteggiano sono ombre che si
aggirano nel cimitero di quella che fu la sinistra.
Gubernar no es
asfaltar dicono gli spagnoli. Ma Renzi non asfalta nemmeno: vedi i disastri
per il maltempo.
Che fare, oltre a
sfogarsi con la penna? Il fenomeno si esaurirà da sé e lascerà un deserto.