mercoledì 21 gennaio 2015

UIL : Barbagallo, Altro che Jobs Act, al nostro Paese servono investimenti veri ed efficaci

Barbagallo: Era prevedibile l'inammissibilità del referendum sulla legge Fornero Ora la battaglia diventa sindacale e politica, perché quel provvedimento va cambiato 20/01/2015 Era prevedibile che la Consulta dichiarasse inammissibile il referendum sulla legge Fornero, perciò avevamo sospeso il nostro giudizio in attesa della decisione della Corte. Ora la battaglia diventa sindacale e politica, perché quel provvedimento va comunque cambiato. Andare in pensione tutti alla stessa età non funziona. Anzi, si creano danni anche all'occupazione, tant'è che la legge Fornero ha avuto l'ulteriore effetto di ingessare il mercato del lavoro. Avvieremo con CGIL e CISL una discussione sulle iniziative da mettere in campo per ottenere le modifiche possibili e necessarie a questo provvedimento. Foccillo: Di nuovo si approccia il problema con atteggiamento criminalizzante verso i lavoratori 20/01/2015 Ancora una volta si approccia il problema della P. A. con un atteggiamento criminalizzante dei confronti dei lavoratori. L’unica discussione che da giorni si affronta è quella sui licenziamenti, come se licenziare i lavoratori fosse l’obiettivo da raggiungere per far funzionare meglio l’amministrazione pubblica. Se le norme ci sono, come dice lo stesso Ministro - e ci sono: oltre la giusta causa, esistono altre dieci causali per licenziare nel pubblico impiego - che bisogno c’è di intervenire in materia? Così pure sulla malattia esiste già la possibilità di licenziamento in caso di produzione di certificati falsi e, nello stesso tempo, i pubblici dipendenti dal primo giorno di malattia sono costretti a pagarsi la giornata. Questi annunciati interventi punitivi non sono altro che l’alibi di una sostanziale incapacità o di un’assoluta mancanza di volontà, da parte del Governo, di fare investimenti sia in innovazione, sia nel personale, come avviene in ogni azienda che deve restare e competere nel mercato. Come si può pretendere più impegno, se non si rispetta la dignità dei lavoratori pubblici, continuando a mortificarli, non rinnovando i contratti nè nazionali nè di secondo livello da circa 6 anni? Sono manfrine a cui abbiamo assistito tante altre volte ed è ora di smetterla. Nel pubblico impiego, è bene tenerlo sempre a mente, ci sono milioni di dipendenti che lavorano, ogni giorno, con competenza e professionalità e, nonostante le tante vessazioni, continuano a fare il loro mestiere con dignità, sacrificio e spirito di servizio. Proietti: Governo introduca subito modifiche alla Legge Fornero sulle pensioni I pensionati italiani oggi pagano le imposte più alte d’Europa 20/01/2015 La decisione della Consulta non fa venir meno l’improrogabile esigenza che Governo e Parlamento introducano subito significative modifiche alla Legge Fornero sulle pensioni. Per la Uil prioritariamente occorre intervenire su due aspetti reintroducendo una flessibilità in uscita tra 62 e 70 anni, lasciando dunque la libertà di scelta ai lavoratori - questo consentirebbe, tra l’altro, di riattivare un positivo turn over nel mercato del lavoro - e rivalutando pienamente le pensioni in essere anche con un taglio delle tasse per i pensionati, che oggi pagano le imposte più alte d’Europa. Barbagallo: I pessimi dati confermano tutte le nostre preoccupazioni Mentre il Governo parla di ripresa, i numeri lo smentiscono 19/01/2015 “I pessimi dati relativi alla produzione nel settore delle costruzioni confermano, purtroppo, tutte le nostre preoccupazioni: mentre il Governo parla di ripresa, i numeri lo smentiscono. Con questo Jobs Act, che è solo propaganda, si continua a discutere di norme sui licenziamenti e nulla si attua, invece, per far riprendere concretamente l’economia”. Lo ha detto il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo nel corso di un seminario interno di approfondimento sulle nuove norme relative al mercato del lavoro, organizzato dal dipartimento politiche del lavoro della Confederazione di via Lucullo. “Ritorniamo sempre sullo stesso punto: servono investimenti pubblici e privati, ma – ha proseguito Barbagallo - quelli previsti dal piano Junker sono aleatori e, comunque, insufficienti. Ecco perché dobbiamo puntare a organizzare una manifestazione di carattere europeo per dire sia al nostro Governo sia a Bruxelles che non vogliamo morire di stabilità e austerità”. Il leader della Uil ha richiamato l’attenzione anche sul tema della contrattazione. “Mentre la deflazione fa ristagnare l’economia, l’incremento della tassazione locale penalizza, in particolare, i lavoratori dipendenti e i pensionati. Dobbiamo, dunque, riprendere il filo del ragionamento unitario – ha concluso Barbagallo - anche per avviare una serie di iniziative che rilancino la contrattazione tanto nel settore pubblico quanto in quello privato”. Barbagallo: Altro che Jobs Act, al nostro Paese servono investimenti veri ed efficaci 17/01/2015 Stiamo assistendo, in questi giorni, ad alcuni "siparietti" su lavoro e jobs Act che confermano tutte le nostre preoccupazioni e i nostri dubbi. Mentre nell'ultimo rapporto della Commissione Ue sull'occupazione si bacchetta l'Italia accusandola di far poco per aiutare i giovani a trovare lavoro, il vicepresidente della stessa Commissione, Katainen, si spertica in generose lodi sulla cosiddetta riforma varata dal nostro Governo. E a proposito del Jobs Act, poi, lo stesso Katainen parla di una medicina che deve essere assunta. Una medicina, appunto: tanto amara, però, da far temere - ad esempio - ai giovani della Mc Donald's un potenziale peggioramento della propria condizione, oggi garantita dai buoni risultati conseguiti grazie alla recente contrattazione. Tutto questo accade mentre Bankitalia taglia di molto le stime di crescita del Pil per il 2015 e continua a vedere fattori di fragilità nei processi occupazionali. La verità è che piuttosto di una medicina generica e dagli effetti collaterali devastanti, il nostro Paese avrebbe bisogno di un potente ricostituente. Ci si attivi dunque, in Europa e in Italia, per attuare un piano di investimenti vero ed efficace come quello realizzato negli USA: i pannicelli caldi e le cure inadeguate rischiano solo di far peggiorare la situazione. Sintesi delle dichiarazioni del Segretario Generale della UIL Carmelo Barbagallo 16/01/2015 Nella tarda serata di ieri, il Vice Presidente della Commissione europea, Jyrki Katainen, ha incontrato le parti sociali per presentare il Piano di Investimenti messo a punto dall'UE. "Il Piano - ha dichiarato il Segretario generale della UIL, Carmelo Barbagallo - rappresenta un primo segnale di inversione delle politiche di austerità e rigore di bilancio. Tuttavia, gli aspetti negativi sono prevalenti e andrebbero affrontati e risolti. Innanzitutto, oltre i 2/3 dei 315 miliardi di investimenti previsti in tre anni sono virtuali poiché presuppongono un intervento dei mercati finanziari privati, con un effetto moltiplicatore tutto da verificare. Ad ogni buon conto, come peraltro confermato dallo stesso Katainen, quella cifra sarebbe comunque insufficiente, tanto più a confronto dei 1000 miliardi di dollari l'anno iniettati nella loro economia dagli Stati Uniti. Uno degli aspetti non chiari, poi, è il ruolo della BEI, chiamata a intervenire finanziariamente per l'attuazione del Piano: se non si prevede una modifica del suo mandato, c'è il rischio concreto che queste risorse siano indirizzate solo verso i Paesi più forti. Sullo sfondo - ha sottolineato il leader della UIL - restano tre grandi problemi. Innanzitutto, lo scarso utilizzo dei fondi europei da parte del nostro Paese, come avevamo già denunciato nelle scorse settimane e come ha rimarcato, in occasione di questa sua visita in Italia, lo stesso Vice Presidente della Commissione. Inoltre, l’assenza di riferimenti, nelle discussioni in corso nel Consiglio europeo, alla cosiddetta regola aurea e cioè alla possibilità di scorporare tutti gli investimenti da deficit e debito. Infine, l'incertezza sul giudizio che sarà espresso dall'Unione sui conti pubblici italiani e sull'applicazione della flessibilità. A marzo o aprile, dunque, cosa dovremo attenderci dall'Europa rispetto alla politica attuata dal nostro Paese? È comunque un fatto decisamente importante - ha concluso Barbagallo - che la Commissione europea abbia deciso di svolgere questo incontro. Per fortuna del nostro Premier, ciò è avvenuto al termine del semestre di Presidenza italiano, così non è stata contraddetta la sua scarsa propensione a confrontarsi con le parti sociali a livello nazionale ed europeo. La Commissione si è impegnata a proseguire questo dialogo con noi anche per il futuro: il Presidente del Consiglio se ne faccia una ragione".

giovedì 8 gennaio 2015

A RAVENNA IL VII CONGRESSO NAZIONALE DELLA FEDERAZIONE DEI GIOVANI SOCIALISTI

DA VENERDI' 9 A DOMENICA 11 GENNAIO
A RAVENNA IL VII CONGRESSO NAZIONALE
DELLA FEDERAZIONE DEI GIOVANI SOCIALISTI


LA MATTNA DI SABATO 10 INTERVERRA'
IL SEGRETARIO NAZIONALE DEL PARTITO SOCIALISTA RICCARDO NENCINI

L'assise sarà ospitata all'Aurora di via Ghibuzza 12, 
storica sede socialista inaugurata il 1° maggio 1904.



IL PROGRAMMA DEI LAVORI CONGRESSUALI

VENERDI’ 9 GENNAIO

ore 16,30 accoglimento dei congressisti
ore 17,00 insediamento del congresso
ore 17,10 portano il saluto di benvenuto dei socialisti di Ravenna: Armando Menichelli, Segretario provinciale e Giacomo La Commare, Segretario della sezione comunale di Ravenna “Aurora Almo Rossi”
ore 17,30 Siamo ancora quelli - Ravenna 1988/2015. Intervengono Enrico Maria Pedrelli Segretario Fgs Emilia Romagna e Federica Gullotta della Fgs di Ravenna
ore 18,00 proiezione del film “La battaglia di Algeri” (1966) diretto da Gillo Pontecorvo
Attraverso la battaglia di Algeri il film vuole illustrare le dinamiche della lotta armata nel Terzo Mondo. Una battaglia, quella di Algeri, durata anni, dal 1957 al 1962, che culmina con l’insurrezione del popolo algerino sul finire del 1960. Dopo altri due anni di durissimi scontri e perdite umane, il 2 luglio 1962 l'Algeria ottiene infine l'indipendenza. Girato per i vicoli della casbah con macchina da presa a mano, il film è interpretato da attori non professionisti, ad eccezione di Jean Martin. Il carattere di estrema veridicità è ottenuto con un uso frequente del teleobiettivo e mediante una fotografia che rimanda a quella dell'attualità dei settimanali e della televisione, con un bianco e nero di impronta documentaristica.commentato da Bobo CRAXI e Luca CEFISI, rispettivamente della Segreteria e della Direzione Nazionale del PSI
SABATO 10 GENNAIO
ore 9,30 relazione congressuale della segretaria uscente Claudia BASTIANELLI
DURANTE IL SEGUITO DELLA MATTINATA PREVALENTEMENTE RISERVATA AGLI OSPITI
INTERVENGONO
Giannantonio MINGOZZI Vice Sindaco di Ravenna e Assessore all’Università che porta il saluto della città
Francesco CASTRIA Segretario regionale del Partito Socialista dell'Emilia Romagna  
il sen. Riccardo NENCINI Segretario nazionale del Partito Socialista Italiano
ore 13,00 interruzione dei lavori per la pausa pranzo presso il Circolo Aurora
ore 15,00 ripresa dei lavori - dibattitoore 19,00 deliberazioni congressuali ed elezione degli organiore 19,30 conclusioni del neo eletto Segretario
DOMENICA 11 GENNAIO
ore 10,00 riunione del nuovo Consiglio Nazionale
PROGRAMMA DEI LAVORI CONGRESSUALI (SCARICA)