mercoledì 26 febbraio 2014

dal "Gruppo Misto" PSI di Medicina

Credo che questa sia l’ ultima volta che scrivo sul giornale dell’ Amministrazione Comunale. Dopo dieci anni credo sia giunto il momento di passare la mano. Lo faccio senza alcun rimpianto, ringrazio chi mi ha aiutato e sostenuto e pure chi mi ha criticato, continuerò in altro modo il mio impegno per la nostra comunità. Le nuove regole, ispirate da una profonda ANTIPOLITICA, faranno sì che il nuovo Consiglio sarà formato da un numero del tutto insufficiente di eletti. Mentre la società diventa sempre più articolata e complessa, mentre il numero degli abitanti è cresciuto, la rappresentanza politica viene ridotta. Pure la futura legge elettorale che privilegia la GOVERNABILITA’ a scapito della RAPPRESENTATIVITA’ và in questa direzione. La teoria dell’ UOMO SOLO AL COMANDO ha ormai conquistato tutti, oggi abbiamo Renzi, penserà a tutto lui in pochi mesi e dopo.. il diluvio !. Per quanto mi riguarda spero che faccia bene, ma non mi pare proprio che sia partito col piede giusto. Anche lui può migliorare, per cominciare dovrebbe credere di più nella squadra, le individualità non bastano, è insieme che si vince. Pure l’ assetto istituzionale, il CIRCONDARIO già adesso e la CITTA’ METROPOLITANA prossimamente, vanno invece in tutt’ altra direzione, tutto verrà accentrato ed il Sindaco di Bologna diverrà il Sindaco di tutti. Intanto mi sono divertito nello scorso fine settimana a VINCERE, con il gioco di squadra, sconfiggendo il RUBIERA ed il CASTENASO, il TROFEO MARCHETTI, COPPA EMILIA ROMAGNA. La Coppa è stata ritirata dalle mani del Presidente della FEDERAZIONE PALLACANESTRO sig. Tedeschi dal mitico CAPRARA, da 17 anni in Virtus e MVP del Torneo è stato proclamato il nostro Capitano MUSOLESI. La cornice di pubblico è stata entusiasmante, tanti bambini orgogliosi della loro maglietta gialla, ci hanno ricordato che la VIRTUS non è solo la prima squadra, ma che ha un profondo legame con la società medicinese che nei suoi 65 anni di attività sportiva ha sempre saputo rinnovare e che ne rappresenta la vera forza. Marco Monti Gruppo Misto Medicina 26 febbraio 2014

martedì 25 febbraio 2014

I Socialisti del territorio Cesenate rinnovano gli organi del partito

I Socialisti del territorio Cesenate hanno tenuto il loro congresso giovedì scorso Dopo la relazione del segretario uscente si è sviluppato un intenso dibattito che ha ampliato i temi contenuti nelle relazione: Sul tema della Giustizia sociale si è parlato di universalità dei diritti sociali (es. l'accompagnamento a tutti anche alle 10 famiglie Italiane che detengono il 50% della ricchezza nazionale?), meglio chiedere i servizi o la loro monetizzazione? Nel primo caso è utile rivedere l'universalità e nel secondo meglio avere i servizi che funzionano visto che la monetizzazione non risolve i problemi delle famiglie. Sul tema del lavoro, che riguarda tutte le categorie (artigiani, dipendenti, commercianti, liberi professionisti, imprenditori), il tema fisso è stato meno burocrazia e meno tasse a tutti i livelli! Rendere lo stato più leggero, con leggi chiare e comprensibili, fidarsi dei cittadini ma colpire chi fa il furbo è una rivoluzione culturale che dovremo fare altrimenti vincerà il potere burocratico che tiene lontano le aziende estere, costa a quelle italiane e continuerà a condizionare l'Italia.Solo così supereremo l'emergenza occupazionale! La nascita dell'AUSL di Romagna preoccupa sia per i disagi degli utenti che per la concentrazione delle specializzazioni. Raccomandazione per la difesa della qualità e delle eccellenze sanitarie del Bufalini e del Territorio è stata espressa dall'assemblea. Consumo del territorio Zero, ottima idea, ma è bene trovare il modo giusto di farlo, evitare il contenzioso oneroso deve essere un imperativo!.Impegno prioritario deve essere anche la messa a norma degli edifici scolastici. Forte perplessità sull'”Italicum” considerata peggiore della legge attuale. Il giudizio sul PD, asso pigliatutto ed il suo atteggiamento negativo verso rappresentanti del PSI in realtà del comprensorio, ha, per il momento sospeso, ogni decisione sulle alleanze. L'Assemblea nel compiacersi dell'attività della Federazione dei Giovani Socialisti, ha deciso di intitolare la nuova sezione territoriale a Sandro Pertini, indimenticabile Presidente e figura di socialista di massimo livello sempre attento al rapporto con i giovani che sono il futuro. Si è proceduto alla elezione degli organi: direttivo con rappresentati delle realtà territoriali, tesoriere, membro comm.ne di garanzia romagnola e si è riconfermata segretaria Anna Maria Bisulli; tutte le votazioni hanno avuto l'unanimità dei presenti. Il Segretario Sez: Sandro Pertini Anna Maria Bisulli Cell. 3487214233

lunedì 24 febbraio 2014

PSE. DEFINITO IL MANIFESTO PER LE ELEZIONI EUROPEE

Cefisi:Una proposta coerente con gli storici valori socialisti PSE. DEFINITO IL MANIFESTO PER LE ELEZIONI EUROPEE. L'Ufficio di Presidenza del PSE, presente Luca Cefisi in rappresentanza del Psi, si è riunito a Bruxelles ieri per definire la proposta di Manifesto del partito per le elezioni europee del 2014. I dieci punti del manifesto, che sarà ufficialmente approvato dal Congresso del Pse di Roma il 1 marzo, fissano gli impegni per i prossimi cinque anni se vi sarà una maggioranza socialista e socialdemocratica al Parlamento europeo e alla Commissione. Per Il Presidente del PSE Sergei Stanishev, che si dice ottimista in vista della campagna elettorale: "Questo manifesto è ciò che i cittadini europei ci hanno chiesto, una nuova visione per l'Unione Europea. Ci siamo costantemente opposti al programma della Commissione Barroso degli ultimi dieci anni perchè per rispondere alla crisi economica si è provocato una crisi sociale. Noi proponiamo un grande cambiamento. Con il nostro programma ci proponiamo di dare una nuova direzione al Parlamento europeo e alla Commissione realizzando le richieste dei cittadini europei affinchè vi sia meno burocrazia, più posti di lavoro e un sistema finanziario più equo ". Per Luca Cefisi "il Manifesto è la proposta politica del PSE, e speriamo che venga valutato anche in Italia sopratutto per i suoi contenuti, che sono quelli dello sviluppo economico, dello stato sociale, dei diritti e dell'ambiente. Una proposta del tutto coerente con i valori storici socialisti, ma che è convincente per tutti i riformisti, democratici e progressisti, comunque vogliano definirsi, mettendo finalmente da parte le discussioni meramente nominalistiche". .

“PRIMARIE DELLE IDEE” a Santarcangelo di Romagna

Oggetto: Le primarie i Socialisti le faranno: le “PRIMARIE DELLE IDEE” I Socialisti di Santarcangelo prima di ultimare definitivamente il loro programma elettorale, vogliono ascoltare l’opinione e il parere dei santarcangiolesi. Attraverso un questionario andranno a sondare le opinioni dei cittadini per comprendere meglio le esigenze della comunità santarcangiolese; i cittadini si esprimeranno su proposte guida e su temi di estrema attualità a livello locale e di Valmarecchia. Ciò che ne scaturirà, entrerà tra le priorità e diventerà parte integrante della proposta socialista per le prossime elezioni amministrative. Grazie a questa consultazione che si terrà per tutta la giornata di sabato 1 marzo in piazza Rino Molari, le idee e le esigenze dei santarcangiolesi diventeranno la base per un confronto con le altre forze politiche. In un prossimo comunicato renderemo pubbliche le modalità e gli argomenti su cui i santarcangiolesi saranno invitati ad esprimersi all’interno di un ventaglio di idee riformiste e su progetti concreti e realizzabili. Fiorenzo Faini Seg. PSI Santarcangelo di R. e Valmarecchia

mercoledì 19 febbraio 2014

Congresso Pse 28 febbraio - 1 marzo

Congresso Pse 28 febbraio - 1 marzo Care compagne, cari compagni, i prossimi 28 febbraio e 1 marzo si svolgerà a Roma, presso il Palazzo dei Congressi dell'Eur, sito in Piazza John Kennedy, il Congresso elettorale del Pse. Per partecipare all'evento è necessario iscriversi entro il 25 febbraio inviando una e mail ad attivistipse@partitosocialista.it e compilando in ogni sua parte la scheda nel link sottostante, scegliendo nel menù a tendina alla voce "Attending as/ Participant en tant que" la dizione: Activist/Militant. http://www.pes.eu/en/civicrm/event/info?reset=1&id=67 Per accedere al congresso è indispensabile effettuare entrambe le suddette operazioni entro la data indicata poiché, mancando la preventiva registrazione, non sarà possibile accreditarsi a Roma in sede congressuale. Sono attivisti Pse gli iscritti al Psi che esprimono la volontà di partecipare alle campagne del Pse. Si diventa attivista Pse iscrivendosi al link sottostante: http://www.pes.eu/en/user/register/activist Gli accrediti per l'accesso al congresso saranno a disposizione dei partecipanti registrati presso l'apposito desk del Palazzo dei Congressi a partire dalle 8.30 di venerdì 28 febbraio. Fraterni saluti Riccardo Nencini Luca Cefisi Segretario nazionale Psi Ufficio di presidenza Pse Roma, 19 febbraio 2014 P.S. Prosegue fino al 25 febbraio la sottoscrizione straordinaria per il congresso Pse. Chi intende aderire lo può fare con un bonifico bancario IBAN: IT 06 S083 2703 2210 0000 0003 222 (BCC ROMA) Indicando nella causale del versamento: "erogazione liberale al partito" -------------------------------------------------------------------------------- www.partitosocialista.it

Il PSI di Cesena terrà il suo congresso territoriale Giovedì 20 febbraio alle 20.30

Giovedì 20 febbraio alle 20.30, presso la sede di corte Dandini, il PSI di Cesena terrà il suo congresso territoriale. L'assemblea congressuale dovrà discutere dell'attività e delle scelte locali eleggerà il segretario, il Direttivo, tesoriere e la comm.ne di garanzia. L'assemblea è aperta ai simpatizzanti, alle altre forze politiche e al pubblico, sarà riservato ai soli iscritti il momento della elezione. L'assemblea cesenata precede il congresso Regionale che si svolgera a Imola il 22 febbraio.

venerdì 14 febbraio 2014

Chi ha paura delle primarie ? (dalla Sez. PSI Santarcangelo e Valmarecchia)

Chi ha paura delle primarie ? Siamo stupiti di come il PD ( Filippo Sacchetti ) si arrampichi sugli specchi per giustificare al proprio elettorato e ai Santarcangiolesi il rifiuto di fare le primarie di coalizione con noi Socialisti. Abbiamo accettato di fare da spettatori passivi per oltre un mese in attesa che il PD scegliesse un candidato sindaco fra persone di spicco fuori da ogni logica partitica (dove ha trovato solo porte e finestre chiuse), poi abbiamo aspettato ancora che lo trovasse al proprio interno, senza mai scartare la possibilità, venendo a mancare il primo presupposto, di chiedere primarie di coalizione. E loro lo sapevano. E alla prima occasione utile l’abbiamo fatto. O fare o non fare le primarie è a totale discrezione del PD e delle proprie logiche interne ? E tutti gli altri si accodano! Ora il PD ci parla del non rispetto di una data “fatale e fatidica” e assolutamente invalicabile. Una data che non è poi così rigida nelle diverse realtà dell’Emilia Romagna: in molti casi, è vero è fissata al 2 marzo, ma non per tutti, c’è chi le fa il 9 marzo, per altri non c’è ancora una data definitiva e siamo al 12 febbraio. O all’interno della stessa Regione è in vigore un calendario diverso, o la data non è così scolpita nella pietra come si cerca di far passare ma è frutto di una volontà e di accordi a seconda delle varie realtà territoriali. Perché non siamo stati avvisati per tempo e in maniera ufficiale che la scadenza del 31 gennaio non riguardava solo le candidature del PD ma anche eventuali candidature di coalizione? E questo fatidico regolamento provinciale esiste davvero ? Chi la visto? Noi No. E se esiste riguarda solo il PD o anche eventuali candidati non PD? A Riccione sembra sia possibile! Hanno partecipato altri partiti alla sua stesura? A noi non risulta. Non sarà che l’anomalia, insopportabile per questo partito, è la possibile competizione a due tra un PD e un non PD, essendo le primarie state inventate per selezionare innanzitutto la propria classe dirigente e amministrativa? Viene il dubbio che ci si aggrappi disperatamente ad un comma di un articolo per evitare un confronto serio, per il timore del confronto stesso. E’ come se in una partita di calcio ci dicessero che il pallone lo mettono loro e perciò decidono chi gioca, salvo poi improvvisamente cambiare gioco perché il calcio non va più bene o perché magari a calcio non sono poi tanto forti. Insomma siamo alle solite, è il copione del 2009 quando anche all’ ora presentammo la richiesta di partecipare alle primarie e ci venne risposto che eravamo fuori tempo massimo. Cinque anni passati invano? Dov’ è questo tanto sbandierato rinnovamento? Filippo, la nostra richiesta come ben sai non è né dettata dal caso né tantomeno frutto di un calcolo politico. La nostra richiesta non va nemmeno “contro” al candidato indicato dal PD. Fin da subito abbiamo chiarito che avremmo parlato di programmi senza aver pregiudizi sui nomi (noi non siamo quelli che pongono veti sulle persone), perché la città ha bisogno di un programma di governo serio. E il nostro programma ce l’hanno da oltre 20 giorni e non sono stati in grado di dargli neppure un’occhiata, forse erano troppo impegnati a trattare solo con la Civica ? Con i risultati poi che si sono visti! Vero Filippo che è andata proprio così? Fiorenzo Faini Seg. PSI Santarcangelo e Valmarecchia

giovedì 13 febbraio 2014

No alle ludopatie - Iniziativa del Psi contro la piaga sociale del gioco d’azzardo

No alle ludopatie Iniziativa del Partito socialista italiano contro la piaga sociale del gioco d’azzardo. Anche con una petizione on line La dipendenza psicologica da roulette e casinò on line, bingo, scommesse e “giochi” vari” (benevolmente definita “ludopatia”), e soprattutto i loro costi economici proprio presso le fasce sociali più deboli (e relativi introiti da parte delle mafie), sta divenendo una nuova, ennesima “emergenza” italiana. Ora il Partito socialista italiano (Psi) intende contrastare le ludopatie attraverso varie iniziative, tra le quali una petizione on line al link: Modifichiamo la legge sui giochi d’azzardo. Secondo il segretario del Psi, Riccardo Nencini, infatti, il dilagare delle ludopatie «ha ormai assunto i contorni di una vera e propria piaga sociale, che ferisce profondamente migliaia di famiglie italiane, le quali, rincorrendo a una chimera cercano, nelle scommesse e nel gioco di azzardo, una possibilità di riscatto sociale». Di chi le responsabilità? «La causa affonda le radici in una precisa responsabilità da parte delle istituzioni e della politica, nonché in una normativa che sembra incentivare la naturale propensione al gioco dell’essere umano, facilmente degenerabile in comportamenti compulsivi». Il Psi sta portando avanti la sua battaglia dentro e fuori dei Palazzi a supporto delle persone colpite da questa malattia. Sono state presentate diverse interrogazioni alla Camera e al Senato e a giorni verrà depositato un disegno di legge che riorganizzi il complesso quadro normativo in materia. Nel profilo facebook Psi Senato, oltre alla raccolta firme, si possono trovare notizie e aggiornamenti che aiutano ad orientarsi.

mercoledì 12 febbraio 2014

3° Congresso Regionale Partito Socialista Italiano Sabato 22 febbraio 2014 ore 9:00 a Imola

3° Congresso Regionale Partito Socialista Italiano Care compagne e cari compagni, vi comunichiamo che è convocato per il 3° Congresso regionale del Partito Socialista dell’Emilia Romagna. presso Hotel Maglio, via Provinciale Selice 26/a, Imola. Comunichiamo di seguito l’ordine dei lavori del Congresso.: Ore 9:00: ricevimento e registrazione dei congressisti, ospiti e invitati. Ore 9:30: inizio lavori con nomina della presidenza del congresso, nomina della Commissione elettorale e verifica poteri Ore 10:00: saluti degli ospiti Ore 10.30: relazioni dei candidati a Segretario regionale Ore 11:00: dibattito Ore 13:00: pausa pranzo Ore 14:30: ripresa dei lavori, continuazione del dibattito Ore 16:30: elezione, Segretario Regionale e Consiglio Direttivo Regionale Ore 17:00: replica del Segretario eletto Ore 17:30: fine dei lavori congressuali NOTA INFORMATIVA L’hotel Il Maglio, dotato di ampio parcheggio, si trova a Imola in via Provinciale Selice 26/a, a 1 km dall’uscita dell’autostrada, girando a sinistra verso Imola dal cui centro dista un altro Km. Il pranzo a €. 20,00 prevede: antipasto, primo, secondo con contorno, dessert, acqua vino e caffè. Carlo Lorenzo Corelli Presidente Commissione Regionale per il Congresso

martedì 11 febbraio 2014

Socialisti, esprimiamo un desiderio!.......di Tobia Desalvo

Socialisti, esprimiamo un desiderio! In vista del congresso del Partito Socialista Europeo, per evitare di perdersi in fumose chiacchiere dal corto respiro elettoralistico, sarebbe bene che il nostro Partito facesse i conti con la realtà storica che sta vivendo il pianeta e il nostro continente, a cent’anni di distanza dallo scoppio del distruttivo primo conflitto mondiale che il nostro Partito, unico nel panorama politico, ha vissuto. Il riformismo è oggi incastrato nella tenaglia del populismo cialtrone, ignorante ed estremista da una parte, dei nazionalismi e del monetarismo liberista dall’altra e nel suo fronte interno pare intrappolato sotto le macerie del muro di Berlino: la socialdemocrazia nel Novecento si era ritagliata il proprio spazio geo-politico attraverso la realizzazione di sistemi di Welfare nazionali in grado di sconfiggere la sfida del comunismo. Nei tempi della successiva globalizzazione finanziaria, non siamo stati in grado di attrezzarci a portare avanti la missione dei nostri ideali, che non sono diventati altro che il volto “buono” del capitalismo: pensiamo alla deriva che abbiamo assecondato che ha portato alle cessioni di asset pubblici, alla costruzione di un’Europa con una governance a forma di Consiglio di Amministrazione, all’ammissione che il potere del denaro avrebbe infine reso tutto il mondo più libero. In questo quadro, è bene sapere che da più di una ventina d’anni a questa parte non è più possibile distinguere le politiche socialiste da una mera gestione del potere, dall’emendamento a un comma della legge di stabilità o da un semplice storno di fondi da un capitolo di bilancio a un altro. La tenaglia che ci schiaccia la spezzeremo connettendo da una parte l’affacciarsi sulla scena di miliardi di persone che hanno bisogno e voglia di vivere e progredire e dall’altra l’insediamento delle nostre forze nelle stanze dei bottoni della politica europea: è un’occasione irripetibile, conquistata grazie alle vittorie del Novecento, che non cogliere equivarrà a perdere perché la Storia non finisce e farà ricadere su di noi la colpa storica di avere fallito, sulle nostre coscienze il rimpianto di non averci neanche provato e sulla nostra ultracentenaria storia politica l’oblio. E’ tempo che il Partito Socialista Europeo ingaggi la sua battaglia con determinazione, coerenza e serietà: l’obiettivo di costruire nella prossima legislatura l’Europa sovrana e democratica, individuandola come compimento degli ideali risorgimentali, come strumento di riforma e innovazione e come metodo democratico di partecipazione non è utopia ma si possono individuare le politiche che nitidamente portano in quella direzione. Il PSE oggi non esiste, ovvero ha gli stessi difetti che contestiamo all’Europa. Non è presente nella vita quotidiana della politica, che è ancora svolta a quell’inutile e obsoleto livello nazionale non in grado di proteggere chi ha bisogno né di premiare chi ha merito: il capitalismo moderno, metabolizzata la lezione di civilizzazione del riformismo, svolge entrambi questi compiti ben meglio di noi. Internazionalismo: è questa la risposta alla globalizzazione capitalista. Internazionalismo significa che i successi raggiunti qui in termini di qualità di vita, infrastrutture essenziali e diritti del lavoro vanno conquistati laddove non ci sono. E’ l’occasione storica di connettere lo sviluppo dei nostri territori con le esigenze dei mercati in via di sviluppo, che dopo secoli coloniali sono ancora ostaggio delle grandi multinazionali: competere su quei mercati è possibile investendo nell’internazionalizzazione attiva delle nostre migliori imprese pubbliche che in partnership pubblico-privata con le imprese del territorio possono riconnettere il nostro sistema economico alla crescita dell’umanità. Soviet in inglese si dice council: subiamo ancora gli effetti malati del leninismo che ha usato i Soviet per costruire una dittatura, mentre i consigli di fabbrica sono uno strumento dell’economia liberale. Sono il luogo dove ricostruire la rappresentanza del mondo del lavoro per evitare la deriva di un sindacato ente-redistributore che perde di vista le esigenze della produzione. Gli ideali socialisti sono ancora clamorosamente moderni e interpretano meglio di altri le esigenze del secolo nuovo ma, purtroppo, la strada intrapresa dalle organizzazioni partitiche ci sta conducendo nella direzione opposta. Nella nostra cultura il Congresso è la massima espressione di democrazia, perché mira a coinvolgere la partecipazione non sui meri numeri maggioritari di una democrazia plutocratica e mediatizzata che si sarebbe in altri tempi definita “borghese”, ma sull’adesione e la partecipazione dei militanti ai contenuti reali delle proposte. Invece il congresso del PSE è una convention, il congresso del PD un plebiscito, il congresso del PSI una piramide che parte dalla punta e che mostra un completo disinteresse per la costruzione di un partito vero e proprio, per il quale sarebbe invece necessario un lavoro certosino di raccolta di idee e costruzione di proposte, di contaminazione tra vertice e base in grado di innovare l’uno e formare l’altra, avvalendosi delle nuove tecnologie come mezzo e non come fine. Non esiste democrazia senza partiti, ma non è nemmeno immaginabile riproporre la militanza full-time come unica forma di partecipazione: occorre accettare la sfida di rendere il partito un luogo di confronto di esperienze che si sviluppano anche altrove mantenendo però centrale il ruolo di sintesi e direzione politica, per così vincere la sfida della cosiddetta società civile che alla prova del Governo ha mostrato e mostra tutte le lacune e l’inconcludenza di chi per semplicismo o malafede ritiene possibile governare senza ragionare politicamente e in virtù di meri tecnicismi gestionali. Se i novelli giovanilisti intendono continuare a ignorare la necessità dei corpi reali intermedi anche nel mondo digitale, un partito ultracentenario come il nostro non può piegarsi alle diatribe oltre le quali, come diceva Turati, sta l’immanente realtà pratica dell’impegno riformista. La domanda che oggi volenti o nolenti spetta al PSI e al PSE è se diventare un club di reduci asserragliato nella ridotta di sempre più fragili spazi di una malinconica democrazia in ritirata o se raccogliere la propria eredità senza beneficio d’inventario, guardare alla nostra patria il mondo intero e raccogliere le tante forze capaci che, anche nei nostri territori, intendono ingaggiare la battaglia del governo del pianeta. Tobia Desalvo

Compra, consuma, crepa .. di Enrico Maria Pedrelli

Compra, consuma, crepa Pubblicato il 09-02-2014 Centri commerciali, file interminabili, pubblicità sempre più elaborate, volti sorridenti, parcheggi stracolmi e carrelli pieni. Ecco il volto che ognuno di noi attribuisce al consumismo. Un consumismo che, come afferma l’economista Sergio Ricossa, porta alla continua produzione in larga scala di beni sempre più nuovi, e sempre meno di prima necessità, che cambiando senza sosta il nostro modo di vivere vengono dapprima “sperimentati” dai ceti più abbienti e poi diffusi come “l’ultima moda” in tutta la popolazione. Un consumismo che non solo dà sfogo ad un paranoico bisogno di comprare, ma che, come spiegava Vance Packard (giornalista e sociologo statunitense), dà conferma ad ogni compratore della sua potenza personale. Questa frenesia del mercato, questo incontrollabile fenomeno comandato dal “dio denaro”, inoltre,non comprende solo adulti e ragazzi, ma anche bambini della più giovane età che, attirati soprattutto da prodotti come telefonini, computer e giochi elettronici di ogni tipo, presentano sempre più fenomeni di stress, di sonno agitato e di nevrosi. A segnalare il fenomeno è il professor Pier Luigi Tucci, presidente della federazione medici e pediatri, il quale dichiara anche che l’obesità, in netto aumento nel nostro Paese, nella maggior parte dei casi è la diretta conseguenza di pubblicità di cibi poco salutari e genitori troppo permissivi e disattenti a proibirne dosi esagerate e a creare un punto di riferimento in cui il bambino possa imparare le giuste abitudini. Vittima del consumismo, inoltre, non è solo una popolazione del tutto priva di identità o di intendere e volere,ma anche l’economia di un Paese come il nostro, che ha visto un cambiamento radicale nel suo modo di far girare il denaro. I singoli negozi che per anni ci hanno sfamato e vestito, i piccoli centri commerciali, e le aziende artigianali e manufatturiere che hanno sempre portato in alto il nome della qualità italiana, si svuotano e chiudono, in favore di grandi centri dove il denaro va in mano a quelle poche persone, appartenenti spesso a multinazionali straniere,che li possiedono. E sono proprio le multinazionali a godere di questo fenomeno e a mandarlo avanti. Deforestazione, animali allevati e uccisi in massa, bambini costretti a lavorare in miniere, popolazioni schiavizzate, guerre per il petrolio, e migliaia di fabbriche che inquinano l’ambiente ed emettono gas serra. Tutto questo per portare l’ennesimo prodotto nelle nostre tasche, o nella nostra pancia. Ecco, questo è il volto nascosto di un consumismo che alcuni si propongono di “combattere”. Come se bastasse distribuire qualche volantino, diventare vegan, protestare davanti al McDonald’s o tirare del sangue animale contro chi indossa una pelliccia, per vedere la gente spendere meglio i propri soldi. Anche queste persone infatti sono vittime di uno dei tanti aspetti di questo fenomeno. Cos’è infatti il consumismo, se non una semplice conseguenza del neocapitalismo finanziario? Quale potrebbe essere la causa di esso, se non un sistema che basa la sua politica su un ceco e spietato profitto a tutti i costi,che va a danneggiare gravemente ciò che sono i diritti, il libero pensiero e la dignità dell’uomo? E in ultima analisi, cosa rappresenta allora il consumismo se non un modo di pensare da anni radicato nel nostro agire, che ci porta a quell’individualismo tanto dannoso per la democrazia? “Nasci. Consuma. Crepa” recita un volantino. Speriamo non sia davvero così. Enrico Maria Pedrelli

mercoledì 5 febbraio 2014

Leone Ginzburg oggi ricorre il settantesimo anniversario della morte

Oggi ricorre il settantesimo anniversario della morte di Leone Ginzburg. Fu fra i più stetti collaboratori di Carlo Rosselli, scrisse sui quaderni di Giustizia e Libertà. Fu arrestato, inviato al confino. Dopo il 25 luglio 1943 fu il direttore del giornale Italia Libera, organo del Partito di Azione. Fu fra i fondatori a Milano del MFE il 27 e 28 agosto 1943 nella abitazione di Mario Alberto Rollier. Nuovamente arrestato il 19 novembre 1943 a Roma dove operava in clandestinità nelle file della Resistenza, morì il 5 febbraio 1944 nel carcere di Regina Coeli in seguito alle torture inflittegli dai tedeschi. Mario Barnabè (presidente onorario regionale del movimento federalista europeo)

martedì 4 febbraio 2014

Basta con le pensioni d’oro.

Basta con le pensioni d’oro. All’on prof. Riccardo Nencini (Segretario nazionale del PSI) Caro segretario, leggo con stupore sulla stampa odierna che la commissione lavoro della camera ha bocciato la proposta dell’on. Giorgia Meloni di porre un tetto alle pensioni Inps. Ebbene spero che i nostri rappresentanti abbiano sostenuto la necessità di porre un tetto massimo alle pensioni che il sistema pubblico assicura e mi pare che la proposta di 5000 € al mese sia congrua e ragionevole, non solo ma la proposta dovrebbe anche contenere il minimo a cui gradualmente tendere ( 800/1000€ ) al mese. Naturalmente nessuno poi vieta a chiunque autonomamente e a sue spese di costruirsi una pensione integrativa ampia quanto vuole. Naturalmente da rivedere anche il sistema dei vitalizi ai parlamentari che non dovrebbero mai comunque superare il tetto su indicato, e che tale vitalizio va abolito per i consiglieri regionali come peraltro già deliberato in alcune regioni. Il fatto che la proposta venga da una rappresentante della destra non può costituire motivo di bocciatura, le proposte buone e serie restano tali chiunque le presenti e noi socialisti cui non interessano le dispute di colore ma solo il bene dei cittadini credo che abbiamo il dovere di batterci fino in fondo per far approvare un testo che riporti equilibrio e buon senso nella gestione della previdenza pubblica, e sono certo gli darebbe anche maggiore credibilità, nonostante i Mastropasqua di turno. Fraternamente Neo Bertaccini ( segretario federazione di Forlì).