giovedì 27 marzo 2014

Il contributo socialista alle elezioni di Santarcangelo di Romagna

Il contributo socialista all’accordo di centro-sinistra I socialisti di Santarcangelo hanno compiuto un percorso politico autonomo prolungatosi per oltre un mese e culminato l’8 di marzo scorso con le “primarie delle idee”, consentendo in questo modo a quasi 200 santarcangiolesi di indicare le loro priorità per il governo della città. Questo processo di elaborazione politica, normale nella prassi socialista, è stato necessario per mettere a fuoco le principali questioni cittadine e potere confrontarci produttivamente con le altre forze politiche, come è nostra consuetudine. E’ stato dunque, concluso un accordo politico-programmatico nell’ambito del centro-sinistra, ove sono state recepite quasi tutte le proposte socialiste. Si tratta di una scelta che si muove indubbiamente nel solco della storia del socialismo santarcangiolese degli ultimi 15 anni, che ha visto la nostra presenza costante nel governo della città con un contributo autonomo ed originale fatto di buone idee riformiste. E’ un contributo di poche e semplici idee che però rappresenterebbe, se realizzate e vigileremo perché ciò avvenga, una svolta e un segnale di forte cambiamento nel governo della città. Città che, in questi ultimi 15 anni ( compresa la parentesi commissariale ), non è stata amministrata male, anzi e ciò è dimostrato dal prestigio che ha sempre avuto e continua ad avere , dentro e fuori i confini. Ma i tempi cambiano, come le necessità e occorre farvi fronte. Il documento programmatico, che condividiamo è fortemente permeato di questi nuove idee adatte ai tempi. Noi abbiamo portato alla coalizione il nostro contributo di proposte, suggerite anche da quel campione di cittadini che hanno voluto dire la loro l’8 marzo. In parte erano già contemplate nell’accordo di programma ma secondo noi in forma troppo generica o superficiale, altre non lo erano affatto e rappresentano il nostro contributo originale. Passiamo ad elencarle le une e le altre seppur brevemente: 1. La Valmarecchia, ogni aspetto del governo e dello sviluppo della città va ricondotto in un’ottica di vallata, parafrasando Tonino Guerra “ la valle sarà più bella se sarete uniti “ 2. La viabilità in vallata va adeguata e rinnovata, anche sviluppando la mobilità dolce e potenziando la stazione ferroviaria di Santarcangelo con nuove fermate; 3. Ospedale, va difeso a tutti i costi, pur nell’ambito di una sanità regionale rinnovata, a partire dalla chirurgia sia generale che specialistica; potenziare l’attività diagnostica e ambulatoriale per abbattere le lunghe attese; 4. Ricovero anziani, riorganizzazione della sua gestione preferibilmente in un ambito di vallata o locale per ricavare le risorse e fare gli investimenti necessari ad incrementare i posti letto, anche solo diurni, in considerazione delle crescenti richieste della nostra popolazione anziana; in ogni caso va garantita la qualità dei servizi offerti e la loro estensione in relazione ai costi e alle migliorie di scala; 5. Revisione dei contratti con le aziende che gestiscono i servizi pubblici, a cominciare da Hera e ATERSIR ( agenzia territoriale servizi idrici e rifiuti ) per ridurre il costo del servizio al Comune anche valutando sistemi di gestione alternativi all’attuale; premiare i comportamenti virtuosi dei cittadini con riduzioni delle tariffe individuali; 6. Sviluppo dell’edilizia sociale e pubblica anche con convenzioni con ACER e l’esperienza dell’autocostruzione; edilizia scolastica, riqualificazione e adeguamento degli edifici esistenti e nuovi plessi là dove programmati; 7. Sostegno al lavoro e al reddito per cittadini in difficoltà e alle imprese rifinanziando i fondi specifici; 8. Semplificazione e snellimento della burocrazia comunale nei rapporti col cittadino. Partito Socialista Italiano - Il Direttivo Comunale e di Vallata

Convocazione del C.N. del PSI

CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE SABATO 29 MARZO 2014 ORE 11:00 C/O EUROSTAR HOTEL ROMA AETERNA, VIA CASILINA 125.

sabato 22 marzo 2014

Invasi dalle “BIOMASSE”….NO Grazie!

Invasi dalle “BIOMASSE”….NO Grazie! Da alcuni anni Medicina è invasa da impianti “Biomasse” quantità esagerata, sei impianti, che sottraggono alle colture tradizionali, atre 3500 ettari. Qualche, finto ingenuo, si gloria di aver così salvato le attività agricole, da sicuro declino. La realtà sembra andare in direzione opposta. Negli ultimi mesi le domande presentate ed autorizzate nella Provincia di Bologna, tendono a calare fino allo zero. Per latro, una recente intenzionalità del Ministero dell’Agricoltura propone di legare ai contributi statali anche l’obbligo di fornire allo stato oltre alla energia elettrica prodotta, anche il metano, inopinatamente bruciato o disperso. Si parla di crescenti difficoltà di imprese medicinesi che commercializzano la pregiata cipolla molti attribuiscono questa pericolosa tendenza anche alla spietata sottrazione di ettari destinati a questo prodotto. Lo stesso si può dire per la nostra pregiata erba medica. Circolano voci preoccupate tra i produttori che stentano a incassare quanto gli è dovuto per il mais conferito. E si potrebbe continuare. I finti ingenui sanno bene che nulla induce all’ottimismo e che dalle “Biomasse” non sembra derivare un contributo utile alla salvaguardia della nostra agricoltura tantomeno utilità alla comunità e siamo solo agli inizi. Le puzze sono diminuite ma altre pericolose conseguenze, che non si vedono ma si sentono si potranno evidenziare. Tutto questo è stato già detto e documentato non trovando alcun ascolto. La nostra agricoltura sta già soffrendo le conseguenze prodotte dalla introduzione prepotente e dissennata di “Biomasse”. Si possono prevedere altre più pericolose conseguenze. La coltivazione ai fini “Biomasse” sottrae aree coltivate alla filiera alimentare. Trasformare il prodotto destinato alla alimentazione in energia elettrica cambia sostanzialmente la natura agricola, diventa radicalmente altro. In questo modo le aree destinate a “Biomasse” finiscono con l’assomigliare molto a quelle destinate alle edificabilità. E, non è per nulla scontato che dette aree saranno usate a “Biomasse”, solo temporaneamente per tornare poi alla loro originaria utilizzazione. Nelle aree del medicinese si coltivano prodotti di marchio nazionale, patate, cipolla ed erba medica. Già oggi i coltivatori di questi prodotti avvertono la tendenza alle diminuzione di aree disponibili per la loro attività, con prevedibili, pericolose conseguenze. Non si dica poi che non sarebbe stato possibile fare scelte più compatibili con una difesa dell’ambiente e delle aree abitate. Ci siamo invece trovati di fronte ad atti insensati e di irragionevole prepotenza suscitando le ire dei cittadini. Anche perché la Pubblica Amministrazione si è schierata, senza ritegno, con questi prepotenti. Nelle aree destinate a “Biomasse”, si evidenziano anche altre due pericolose problematiche. Anzitutto la enorme quantità di acqua necessaria alla coltivazione del mais. Non a caso la cultura del riso non fu sostituita dal mais ma da altri prodotti. L’acqua per il riso era abbondante, usarla per il mais sarebbe risultata insufficiente. E’noto che la presenza del Canale “Emiliano – Romagnolo” e della Diga di “Ridracoli”, non assicura dalla siccità la Romagna. Le autorità idrauliche bolognesi avvertono da tempo che il Po’ potrebbe non assicurare sempre la quantità s’acqua necessaria alla Provincia di Bologna, aumentare più di tanto colture come il mais potrebbe rilevarsi un irragionevole azzardo. Nelle aree coltivate a “Biomasse” si tende a non praticare le necessarie rotazioni. Come comandato, dall’antico buon senso contadino, da norme nazionali e comunitarie. Si coltiva ogni anno mais o similari, in alcuni casi, lo stesso prodotto due volte nel corso dell’anno solare. Inevitabile l’uso smisurato di concimi prepotenti, dagli affetti deleteri. Non serve sottolineare come queste forzature renderanno le terre drogate e sempre più sterili. Già il fotovoltaico produce con certezza inevitabili processi di versificazione. Evidente dunque che diffondere senza raziocinio impianti a “Biomasse”, solo con l’obiettivo di immediato rientro finanziario non aiuta ma danneggia l’agricoltura. Indurrà gli agricoltori a lasciare i campi. Si può proporre la domanda, cosa succederà, quando queste terre non daranno più raccolti adeguati? Facile immaginare che saranno abbandonate per trasferire le coltivazioni in quelle più vicine ancora feconde. Così facendo, anche il territorio circostante, tenderà a diventare infecondo. A questo punto, cosa affluirà gli impianti al posto del mais? Giungeranno rifiuti sempre meno raccomandabili, controllabili e sicuri. Facile prevedere che arriveranno discutibili finanziatori già presenti nel Nord Italia e in Emilia Romagna, come ci ricordano quasi quotidianamente, Prefetture, Questure e Procuratori Generali. Si tenga anche presente che gli impianti si trovano spesso vicini ad agglomerati urbani anche capoluoghi di comune. Per Medicina si pensi in particolare alle situazioni del Capoluogo di Ganzanigo e Fiorentina. Gli abitanti di queste comunità si troveranno in un contesto completamente alterato e modificato. Sentiranno vociferare di nuovi malanni in qualche caso pericolosi. Finiranno con l’imprecare contro l’innocente Iddio e non verso l’inscipienza umana e gli amministratori pubblici che avevano eletto perché curassero con amore il bene di tutti. E dunque, anche sotto tutti questi profili, ragionevole sostenere che coltivazioni per produrre energia elettrica, non sono attività agricola. Perché il risultato finale è altro. E’ dunque sostenibile la proposta di collocare questa materia nel contesto di un recente progetto di legge governativa che tende a contenere la edificabilità delle aree agricole, una esigenza assolutamente prioritaria. In conclusione, senza pretesa di possedere verità assolute, continuiamo a proporci di dare voce a migliaia di persone che desiderano essere ascoltate dalle autorità. La ritrosia all’ascolto di queste è un segno evidente del distacco crescente e pericoloso, tra gente e politica. L’arrivo di impianti “Biomasse”, non è un normale mutamento di attività agricole ma un cambiamento radicale e profondo dell’ambiente circostante e di conseguenza, della vita di tutti. Solo sciocchi o interessati possono sostenere che tutto rimarrà come prima. Tanti cittadini temono che possa ripetersi quanto già avvenuto con l’”Eternit” ,gli impianti “Ilva”, di Tarant e in tanti altri casi più o meno noti. Su questi casi, tanti avranno avvertito per tempo che rano prevedibili possibili pericoli, nessuno gli h amai ascoltati. Quanta irresponsabile trascuratezza ha aleggiato da sempre tra di noi? Trasformare in “Biomasse” una fetta rilevante delle aree coltivate non è un evento normale ma un mutamento epocale. Governare la questione con ragionevole equilibrio, in tutti i suoi aspetti è quanto richiedono tanti italiani. Si poteva e si può governare meglio la questione dando anche il giusto valore alla vita e alla salute. Si può privilegiare l’intervento diretto dei coltivatori tenendo lontano tanti faccendieri, che, con l’agricoltura non hanno niente a che fare. Il coltivatore vive in simbiosi con la terra, non la sfrutterà mai tanto, da renderla sterile. Preservare la terra dalla depauperazione significa preservare la presenza dei coltivatori. Nessuno è mai stato, per principio contrario alle energie rinnovabili, una necessità nazionale. Tanti chiedono un giusto equilibrio tra il tornaconto dei singoli e il bene comune. Perché il perseguimento del bene comune è, l’unica fede che deve accomunare tutti. Renato Santi Sezione PSI di Medicina

giovedì 20 marzo 2014

Giovani Socialisti in piazza a Bologna

Davide contro Golia: i piccoli che insidiano Renzi Successo per il volantinaggio di giovani della FGS Emilia Romagna con l’appoggio della Federazione socialista di Bologna Molta curiosità ha destato ieri, 17 marzo, in piazza della Libertà a Bologna, l’iniziativa di volantinaggio di alcuni giovani socialisti della FGS dell’Emilia Romagna contro la legge elettorale proposta da Matteo Renzi. All’iniziativa hanno presenziato in parte anche due rappresentanti della sezione Oreste Vancini del PSI bolognese. I giovani militanti, distribuendo in gran numero i volantini, hanno spiegato come questa legge elettorale, approvata si in prima istanza alla Camera ma passata poi al Senato dove ancora dev’essere discussa, sia fortemente antidemocratica per almeno tre motivazioni. La prima è che manca il voto di preferenza e i parlamentari sono scelti dagli apparati dei partiti, incoraggiando così la già diffusa sfiducia dei cittadini nei partiti e nella stessa motivazione di voto. La seconda è che la maggioranza dei seggi non viene attribuita a chi ottiene la maggioranza dei voti ma è assegnata alla coalizione che arriva al 35 per cento che però è solo un terzo dei voti complessivi, penalizzando la rappresentatività elettorale dei partiti. La terza ragione è che, con lo sbarramento all’ 8 per cento per i partiti in una coalizione e al 4,5 per i partiti che si presentano da soli, si lasciano senza rappresentanza milioni di elettori. Nel caso infatti in cui un piccolo partito contribuisse a far vincere una coalizione potrebbe però rischiare di non ottenere alcun seggio. La principale organizzatrice dell’evento, Federica Gullotta (foto in alto a dx) , che fa parte del direttivo regionale dell’Emilia Romagna, ha poi sottolineato, in un’intervista rilasciata nell’occasione, come occorra cambiare radicalmente questa legge in nome di una sistema proporzionale più adatto alla tradizione politica italiana rispetto alla forzatura di un bipolarismo perfetto all’americana che favorisce solo chi vota i due gradi partiti di Renzi e Berlusconi a discapito di chi sceglie di votare le altre formazioni. In questo secondo caso infatti non verrebbe tutelata la pluralità di opinione che comunque è una libertà fondamentale dell’individuo . M. Goldoni, Bologna 18 marzo 2014 Intervista politica a Federica Gullotta in occasione del volantinaggio della FGS –PSI contro la legge elettorale Bologna 17 marzo 2014 - Com’è nata la vostra iniziativa politica? La nostra iniziativa politica è nata come conseguenza della situazione politica italiana che si è vista negli ultimi mesi, nelle ultime settimane e in particolare è stata una reazione alla nuova legge elettorale derivata dall’accordo Renzi-Berlusconi e che prevede dei punti che noi abbiamo esposto nel nostro volantino della campagna “Tu sei per la democrazia? Noi Psi” . Questa campagna è rivolta contro la legge elettorale che non ci soddisfa perché questa, com’è attualmente, è secondo noi fortemente antidemocratica visti anche gli ultimi sviluppi, per esempio il rifiuto delle quote rosa , della parità di genere e soprattutto dell’alternanza di genere all’interno delle liste elettorali. Riguardo a quest’ultimo punto volevo anche aggiungere una cosa; sii sa che le quote rosa esistono già da tempo e il PD, in particolare Matteo Renzi, ha scritto su Twitter che comunque all’interno delle liste PD l’alternanza di genere è sempre stata rispettata e continuerà ad esser rispettata. Beh, questo non vuol dire assolutamente nulla perché io credo che in una democrazia si debba dare la possibilità a tutti i partiti, sia di destra che di sinistra, di avere l’alternanza di genere anche nei casi in cui magari i segretari o coloro che guidano i partiti non vogliano consentire quest’alternanza. Quindi ovviamente io sono felice che nel PD ci sia l’alternanza di genere, però il PD non è l’unico partito e questo dovrebbe essere un diritto per tutti. - In che senso ritenete che la legge elettorale di Renzi possa essere antidemocratica? Allora, i punti fondamentali sono tre: il primo è che nella legge elettorale di Renzi non c’è voto di preferenza e i parlamentari sono scelti dagli apparati dei partiti. Siccome sappiamo che attualmente c’è molta sfiducia da parte dei cittadini nei confronti degli apparati dei partiti, mi sembra che in questo modo si possa solo continuare ad alimentare questa sfiducia e ad aumentare anche l’astensionismo, cioè le persone che non vogliono più votare. Secondo punto è che la maggioranza dei seggi non va a chi ha preso la maggioranza dei voti ma è assegnata alla coalizione che arriva al 35 per cento che però è solo un terzo dei voti, quindi non sarebbe rappresentativo a sufficienza. Inoltre c’è un ultimo punto molto importante, ovvero con lo sbarramento all’8 per cento e al 4,5 per cento per i partiti non in coalizione, solo 3-4 partiti si ripartiscono i seggi, lasciando quindi senza rappresentanza milioni di elettori. Quindi possiamo dire che un partito che si unisca ad una coalizione pur facendo vincere questa coalizione con il suo apporto di voti, con il suo bacino elettorale, magari potrebbe comunque non avere rappresentanti in parlamento. Per esempio se noi come socialisti entrassimo nella coalizione del PD e comunque coi nostri voti un minimo determinassimo la sua vittoria, il PD avrebbe i seggi ma a noi non toccherebbe nessun seggio e quindi i nostri elettori non si sentirebbero rappresentati. - Tenendo conto del fatto che la legge elettorale è stata approvata in prima istanza alla Camera ed è passata al Senato, quali sono i vostri obiettivi nell’immediato e quali le proposte? Allora, visto che non sono stati approvati gli emendamenti che noi come socialisti volevamo assolutamente che fossero approvati come per esempio, dicevo prima, l’alternanza di genere, sicuramente al Senato le donne del nostro partito che ci rappresentano, per esempio la deputata Pia Locatelli, spingeranno i nostri senatori a fare una lotta per ottenere l’alternanza di genere , al Senato perché purtroppo alla Camera è stata bocciata e così anche la nostra rappresentante nazionale delle Pari Opportunità Rita Cinti Luciani che già sta facendo una campagna in questo senso insieme alla Federazione di Ferrara. Inoltre certamente ci sforzeremo per far sì che questi emendamenti vengano approvati e anche l’emendamento riguardante le preferenze e poi cercheremo di modificare la legge in modo tale da essere più democratica e più accettabile dalla popolazione, da tutti, anche da coloro che vogliono votare diversamente. Per quanto riguarda il mio parere personale, io ritengo che questa legge vada cambiata radicalmente perché secondo me in Italia non è possibile il bipolarismo perfetto all’americana o comunque sul modello degli altri paesi europei ma sarebbe preferibile il proporzionale o comunque non certamente il bipolarismo perfetto perché comunque gli elettori potrebbero non riconoscersi nell’elettorato berlusconiano o nell’elettorato renziano e quindi dovrebbero esserci anche delle vie d’uscita perché altrimenti non viene tutelata la pluralità di opinione che comunque è una libertà fondamentale dell’individuo. - Lotterete per innalzare lo sbarramento percentuale e la quota minima per avere il premio di maggioranza? Si, lo faremo sicuramente , adesso in Senato ci sarà un’ulteriore mobilitazione dei nostri rappresentanti, i nostri senatori, fra cui anche il nostro segretario Riccardo Nencini, che sicuramente faranno si , come abbiamo detto prima, che questa legge ottenga uno sbarramento più basso e che quindi ci sia una maggiore possibilità di rappresentanza non solo per noi ma anche per tutti gli altri partiti piccoli. Noi infatti non parliamo solo per il partito socialista, parliamo anche per tutti gli altri partiti sia di destra che di sinistra che hanno una percentuale più bassa rispetto ai partiti dominanti ma che hanno lo stesso diritto degli altri partiti maggioritari di essere rappresentati; quindi la nostra è una battaglia non solo per il nostro partito ma è di respiro molto più ampio. La nostra è una battaglia per la democrazia. A cura di M. Goldoni

mercoledì 12 marzo 2014

Risultati Primarie delle idee (Iniziativa del PSI di Santarcangelo di Romagna)

Risultati in ordine di preferenze : 182 votanti 719 voti validi Potenziare la chirurgia dell’Ospedale 56% Riduzione delle tariffe di Hera 46% Sostegno a disoccupati e imprese 40% Meno burocrazia negli uffici comunali 36% Più fermate di treni alla stazione 32% Ricovero anziani gestito dal Comune 31% Riqualificazione dell’edilizia scolastica 30% Arresto consumo del territorio 29% Edilizia sociale e pubblica 20% Aumento dei servizi nelle frazioni 20% Rifacimento e pedonalizzazione di P. Marini 19% Sviluppo turistico della Valmarecchia 17% Messa in sicurezza della via Emilia 14% Sostegno al Festival dei Teatri 2% Ringraziamo di cuore i santarcangiolesi che partecipando alle primarie delle idee hanno voluto esprimere il loro pensiero sulle priorità della città. Ci batteremo per la loro realizzazione.

martedì 11 marzo 2014

A PROPOSITO di MATRIX dal Psi di Conselice

PARTITO SOCIALISTA ITALIANO SEZIONE “PAOLO FABBRI” CONSELICE (RA) 05 MARZO 2014 A PROPOSITO DI MATRIX Nell'assemblea pubblica del 26 febbraio 2014 nel teatro comunale di Conselice sono confluite quasi quattrocento persone, più di cento nell'auditorium comunale, più di cento nella sala grande della Cooperativa Braccianti (il Gabbiano) ed un'altra settantina in alcuni locali pubblici, c'erano donne e uomini, ragazze e ragazzi, a dimostrazione che se l'argomento è vero e sentito i cittadini sono sensibili ed interessati. C'erano anche dei socialisti che poi hanno scambiato le loro impressioni, concludendo con questo sommario convincimento: il metodo per smaltire i rifiuti nella fabbrica da realizzare a Conselice è molto costoso e meno pratico rispetto ad altri e, soprattutto, terribilmente pericoloso per la possibile diffusione delle polveri sottili. Questo il parere autorevole dei tre esperti presenti, che si sono diffusi con argomentazioni, documentazione, esperienze ed un linguaggio accessibile tanto da doverne condividere le conclusioni. Quindi NO MATRIX così come è stato espresso in teatro da Paola Pula, candidata PD a Sindaco di Conselice, che ha il buon precedente di quando si batté con successo contro la lavorazione della “pollina” a Conselice. Apprezziamo l'impegno del Comitato C.A.S.T.A.-NO MATRIX, quello di Luciano Lama di L'ALTRITALIA e dei tre relatori che ci hanno resi edotti di una materia così complessa. I Socialisti di Conselice si uniscono ai concittadini donne,uomini,ragazze e ragazzi ed a tutti quanti continueranno a mantenere vivo il loro interesse perché venga evitato un rischio così possibile. Siamo certi che allo stato delle cose anche gli altri Partiti operanti a Conselice si sentiranno impegnati a prendere posizione. Il Partito Socialista Italiano CONSELICE (RA)

dalla Sezione PSI Andrea Costa di Santarcangelo di Romagna

Comunicato stampa del 8/3/2014 NON CE LA RACCONTANO GIUSTA, PROPONGONO UN OSPEDALE DI COMUNITA’ MA SOTTO C’E’ SENZ’ALTRO LA FREGATURA. La Regione Emilia Romagna sta intervenendo sugli Ospedali. Tra questi rientrano anche quelli di Santarcangelo e Novafeltria che dovrebbero diventare cosiddetti “ospedale di comunità”. Non vorremmo che dietro la scusa di razionalizzare e risparmiare sia già stato tracciato il solco per ridimensionare la sanità in Romagna dove già nel passato sono stati chiusi o trasformati molti ospedali minori. Come Socialisti santarcangiolesi e romagnoli pensiamo che prima di fare tagli negli ospedali occorre tagliare negli apparati regionali: ridurre il costo dei consiglieri e le loro prebende, tagliare i super stipendi dei dirigenti, così come di quelli delle società partecipate, chiudere le sedi di rappresentanza presenti all’estero, la spending review deve passare di qua prima di rivolgersi alla sanità. Dubitiamo fortemente che questi maneger regionali, super pagati, abbiano strategie ed obiettivi precisi, se non quella dei cosiddetti tagli lineari. Le spese nella sanità poi certo si possono anche ridurre, migliorando i processi e l’organizzazione senza penalizzare le eccellenze che vi sono sui territori. Utilizzare di più le strutture pubbliche esistenti, semmai tagliare prima le convenzioni con le cliniche private. Basta vedere ad esempio nel nostro Ospedale dove da qualche anno stanno tagliando pian piano gli interventi chirurgici di piccola e media complessità per poi giustificare la chiusura del reparto di chirurgia e di conseguenza la specializzazione di senologia, fiore all’occhiello non solo della chirurgia specialistica romagnola ma anche a livello nazionale ed internazionale. E’ come giustificare la chiusura di una scuola che ha certo dei costi ma anche insegnanti bravi ed efficienti, indirizzando gli alunni verso altre scuole, magari private, dicendo poi all’opinione pubblica che ci sono pochi studenti e non è più economico tenere aperta quella scuola pubblica. Il nostro ospedale, come quello di Novafeltria, può contribuire ad abbattere le lunghe liste di attesa che sono presenti nei grossi ospedali provinciali per gli interventi di media e bassa complessità, ad esempio: Oculistica 6/8 mesi, Dermatolagia 3/4 mesi, Ernie (inguinali, scrotale, ombelicale, ecc.) 4/5 mesi, Colicistectomie 3/4 mesi, Menisco 6/7 mesi, Tunnel carpale 2/3 mesi ed altri interventi Ortopedici con anestesia locale. La soluzione che noi sollecitiamo è di fare girare a turno sul reparto di chirurgia di Santarcangelo le equipe degli specialisti utilizzando a tempo pieno le sale chirurgiche e le professionalità esistenti. In questo modo i pazienti non dovranno più aspettare mesi e mesi o, come sta succedendo ora, ricorrere per le urgenze a strutture di fuori regione con aggravio di costi sulla sanità regionale, oppure alla cliniche private. E’ mai possibile che solo pagando si ottengono interventi urgenti? E’ questa la sanità tanto decantata della Regione Emilia Romagna? Tutti i santarcangiolesi e i residenti dei comuni vicini non devono tergiversare ma mobilitarsi prima che sia troppo tardi. Costituire un comitato a difesa del nostro ospedale e mobilitarsi contro le decisioni della Regione. Dobbiamo difendere ad oltranza il nostro Ospedale da scelte sbagliate decise dall’alto. Non dobbiamo permettere di farci togliere l’ultimo contatto fra la città e il suo Ospedale esistente da oltre cent’anni. Come Socialisti le future alleanze le faremo con chi saprà opporsi ad una politica amministrativa calata dall’alto dove gruppi di potere e di pressione credono che la sanità o i rifiuti siano affari loro. Il segr. del PSI di Santarcangelo di R. e Valmarecchia Fiorenzo Faini

PRIMARIE DELLE IDEE 2014 a Santarcangelo di Romagna

PRIMARIE DELLE IDEE 2014 Santarcangelo 1 marzo 2014 www.partitosocialistasantarcangelo.blogspot.it Piazza Rino Molari dalle ore 9,30 alle 19,00 Esprimi 4 preferenze ’ Arresto consumo del territorio ’ Riduzione delle tariffe di Hera ’ Potenziare la chirurgia del nostro Ospedale ’ Ricovero anziani gestito dal Comune ’ Più fermate di treni alla nostra Stazione ’ Sviluppo turistico della Valmarecchia ’ Riqualificazione dell’edilizia scolastica ’ Meno burocrazia negli uffici comunali ’ Rifacimento e pedonalizzazione di piazza Marini ’ Sostegno ai disoccupati e alle imprese ’ Edilizia sociale e pubblica ’ Messa in sicurezza della via Emilia ’ Aumento dei servizi nelle frazioni ’ Sostegno al Festival dei Teatri POTETE AGGIUNGERE ANCHE VOSTRE IDEE O PARERI: …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… GRAZIE DELLA COLLABORAZIONE! Le vostre idee saranno priorità nel nostro programma.