sabato 22 giugno 2013

PSE. A SOFIA IL CONSIGLIO GENERALE

PSE. A SOFIA IL CONSIGLIO GENERALE. 
VERSO LE ELEZIONI EUROPEE 2014
sabato 22 giugno 2013

Si svolge oggi a Sofia il Consiglio generale del Pse nel quale verranno definiti gli obiettivi e si darà l'avvio alla fase preparatoria per le elezioni europee del 2014.
Tra i principali temi in discussione a Sofia e sui quali il Pse presenterà concrete proposte vi sono lo sviluppo di una politica industriale europea e un forte  richiamo per il rapido avvio di Youth Guarantiee il programma per l'occupazione giovanile.
Il Consiglio approverà altresì il programma fondamentale del Pse in vista delle elezioni europee del 2014 che è il risultato di una consultazione aperta ai contributi dei partiti membri, degli attivisti, di esperti e di rappresentanti di ONG.
Il documento conterrà un forte richiamo ai valori comuni e condivisi dei socialisti europei: la democrazia, l'uguaglianza e la solidarietà.
In rappresentanza del Psi partecipa ai lavori di Sofia, Luca Cefisi, dell'Ufficio di Presidenza del Pse.

IL PSI ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE DEI SINDACATI. IL LAVORO È LA PRIORITÀ

LAVORO.NENCINI: IL PSI ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE DEI SINDACATI. IL LAVORO È LA PRIORITÀ
venerdì 21 giugno 2013

"L'Italia vive una stagione di straordinaria fragilità economica e sociale. Tutti gli sforzi del governo dovranno essere concentrati per rilanciare l'occupazione, incentivare nuove assunzioni, con  defiscalizzazioni alle aziende che assumono giovani e donne, e offrire ammortizzatori sociali ai lavoratori atipici” Lo ha detto il senatore e segretario del PSI, Riccardo Nencini, che annuncia l'adesione dei socialisti alla mobilitazione 'Lavoro è democrazia" di domani, indetta da CGIL, CISL e UIL. “Ci sono in Italia migliaia di ragazze e ragazzi che non hanno un'occupazione - prosegue Nencini -  e chi ce l'ha non gode delle più elementari forme di tutele;   esodati e 'over 40' disoccupati che hanno difficoltà a reintrodursi nella realtà produttiva del Paese. Il lavoro è una priorità assoluta- conclude Nencini".

giovedì 20 giugno 2013

Il ruolo sociale dell'Arte? - Lettera Aperta del Segretario del PSI di Ravenna

Il ruolo sociale dell'Arte?
Una ninna-nan"na dedicata ad una civiltà bambina."

Lettera Aperta
Alla Direzione Artistica del Ravenna Festival
Alla Amministrazione  Comunale ravennate
Alla cittadinanza tutta


Tutti noi abbiamo visto ed ascoltato, chi attraverso i telegiornali televisivi, chi sui canali telematici,  l'ultimo concerto tenuto dall'Orchestra Sinfonica Nazionale Greca, nei giorni scorsi, concerto  toccante, reso amaro dalle lacrime della violinista più volte riprese, fotografate e quindi trasmesse in mondovisione, lacrime dovute non alla gioia o all'emozione donate dalle note, non causate dal trasporto di un momento vibrante,  ma, ahinoi, invece, figlie della consapevolezza non soltanto della perdita certa del posto di lavoro, ma di un bagaglio artistico culturale che, mentre da un lato porta a riempire di orgoglio, sempre, il petto e l'animo di coloro che artisticamente, sportivamente, culturalmente, si sentono portabandiera nel mondo di una nazione intera, dall'altro, ne siamo certi, lo abbiamo tutti avvertito, è parso netto, in quelle lacrime,  lascia il posto ad un senso di vergogna e di fallimento, senso di frustrazione che trova il suo apice quando va a scontrarsi con l'impotenza inevitabile di un fallimento, di una "sconfitta" derivante da cause esterne alla propria capacità , alla propia volontà.
A dirla tutta, tale senso di frustrazione, di malessere, causato dalla crisi globale, economica e finanziaria che attanaglia ormai da anni, certamente almeno la parte occidentale del nostro pianeta, è la stessa per gli artisti, per i carpentieri, per i contadini, per tutti coloro i quali devono abbandonare il proprio posto di lavoro, le proprie passioni, e tutto ciò che essi rappresentano.
Però, certamente, tra le cose  a cui un popolo civile non può rininciare, perchè facendolo rinuncerebbe allo stesso appellativo di civiltà, deve esserci la forma artistica, in qualsivoglia suo linguaggio, ciò che dona dignità a qualsiasi lavoro, ed ancor di più, quindi,  a tutti quei mestieri che si pongono come espressione finale dell'atto artistico.
Inoltre, certamente, l'arte non conosce frontiere, confini, è di tutti, è il vessillo di  una internazionalità che realmente accomuna il mondo intero.
Ci piace pensare che l'Arte è, è stata e dovrà essere la ninna-nanna dedicata, sempre, ad una civiltà bambina , una forma di aiuto quotidiana e costante che la faccia crescere sana, forte e consapevole.
Proprio per l'importanza che attribuiamo all'arte ed alla musica, come sua espressione più diretta e coinvolgente, nel mondo, ci parrebbe un atto simbolico, denso di enormi significati, quello di poter invitare ad esibirsi, nell'ambito di una manifestazione importante come il Ravenna Festival, nella nostra città, l'Orchestra Sinfonica Nazionale Greca.
Certamente siamo consapevoli delle difficoltà a cui l'intera organizzazione dovrebbe andare icontro, ancor più al pensiero che l'intero calendario è già stato stilato e completato. Però, questo, non ci impedisce oggi , mettendoci a disposizione per quanto possibile, di lanciare una proposta che riteniamo sarebbe estremamente importante come segnale reale di lotta allo stato della crisi, magari anche un pungolo forte alla politica  internazionale, un segno della ritrovata forza di una città che deve tornare ad avere respiro nazionale, quell'orgoglio di cui ogni anno ci gratifica il Ravenna Festival  e che dovremmo ritrovare forte anche in altri aspetti della vita, in un senso civico per evitare che la crisi economica e politica tenda a trasformarsi anche  in crisi sociale.
 Consci della difficoltà di organizzare un evento di tale portata in così poco tempo, ci piace pensare che sarà possibile trovare uno spazio in tal senso, magari anche in là nel tempo,  magari nell'ambito di quelle " Vie dell'Amicizia " costruite con l'arte e con la musica e che abbiamo imparato ad apprezare quale vero ponte tra differenti e lontane culture nel mondo.

      Ravenna, 19 giugno 2013

Giacomo La Commare
Segretario comunale del PSI di Ravenna

martedì 18 giugno 2013

I SOCIALISTI: SI’ ALL’AUSL DELLA ROMAGNA, MA NON COSI’!

I SOCIALISTI: SI’ ALL’AUSL DELLA ROMAGNA, MA NON COSI’!

L’AUSL unica sarà, con gli altri temi di area vasta, al centro del prossimo
congresso del PSI romagnolo, per un confronto pubblico delle idee

“Un altro passo avanti verso la costituzione della AUSL unica della Romagna” - dichiara l’assessore regionale alla sanità Carlo Lusenti - dopo l’incontro del 13 giugno scorso con i componenti del tavolo di coordinamento che riunisce gli amministratori dei territori interessati e il direttore generale Tiziano Carradori.

Non è certo la paura del cambiamento che ci suggerisce molte perplessità su come si sta procedendo alla proposta di unificazioni delle AUSL romagnole.

I socialisti sono infatti da tempo fautori del superamento delle attuali provincie con la realizzazione di un ente intermedio romagnolo. Un’area, la Romagna, nella quale già esistono molti fattori comuni o da mettere in comune: i servizi a rete di Hera, il sistema dei trasporti – porto di Ravenna e aeroporti di Forlì e di Rimini -, il sistema fieristico, le fondazioni universitarie, il turismo e la sanità. Tutti temi, questi, che saranno al centro dell’ormai prossimo congresso del PSI romagnolo, per un confronto pubblico delle idee in vista delle elezioni amministrative del 2014.

Non si contesta quindi il proposito di assumere tale indirizzo, ma il modo di perseguirlo: infatti la proposta di unificazione delle AUSL romagnole è stata portata alla discussione dei Consigli comunali solo dopo che se ne era deciso l’avvio in altre sedi (la Regione e i Sindaci dei Comuni capoluogo della Romagna).

Nessuno, però, che spieghi e dimostri se le fusioni sono meno costose, più efficienti e nel contempo mantengano inalterate le garanzie dei servizi; nessuno che abbia dimostrato l’utilità di assumere costi di affitto in nuove sedi, piuttosto che pensare al pieno utilizzo del cospicuo patrimonio edilizio delle AUSL; nessuno, infine, che sembri voler cogliere appieno l’occasione di un così importante processo di ristrutturazione per puntare decisamente anche sull’innovazione tecnica e scientifica con indubbi vantaggi per gli utenti. 

Non si può poi non condividere l’idea che, per affrontare al meglio la pesante riduzione di risorse disponibili, occorra ridisegnare il sistema della sanità pubblica su area più vasta, eliminando la moltiplicazione di sovrastrutture burocratiche costose e farraginose per recuperare sprechi ed inefficienze, affinché i servizi sanitari, garantiti dal pubblico, rispondano alle esigenze e alle aspettative di salute di tutti cittadini.

Insomma si dica se e dove si risparmia e come questo risparmio si intenda utilizzalo, ma soprattutto come si intenda qualificare i servizi ed in primis dotare un territorio di oltre 1.100.000 abitanti di presidi sanitari corrispondenti alle esigenze dei cittadini: da quelli di primo livello (le case della salute) a quelli di distretto (nei 7 ospedali di Ravenna, Faenza, Lugo, Forlì, Cesena, Rimini e Riccione) e infine a quelli di eccellenza, oggi quasi tutti allocati in Emilia.

La peggior cosa sarebbe affidare un processo tanto importante ad una gestione tecnocratica e a decisioni organizzative preconfezionate: si faccia perciò una discussione vera  e non scontata che coinvolga la comunità e le istanze sociali, al fine di garantire i legittimi interessi dei cittadini e degli operatori.

Ravenna, 17 giugno 2013

L’ufficio stampa
Federazioni romagnole del PSI di Forlì Cesena Ravenna Rimini

lunedì 10 giugno 2013

I Giovani Socialisti di Cesena ricordano Giacomo Matteotti

Lunedì  10 giugno alle ore 20,30 i Giovani Socialisti di
Cesena ricorderanno l’anniversario del delitto di Giacomo
Matteotti .
L’incontro si svolgerà presso la sede del PSI in Corte Dandini 12, saranno letti dei brani del giornalista Pietro Caruso e del Prof. Stefano Caretti dell’Ass. naz. Sandro Pertini.
Un incontro con i giovani che vogliono conoscere la storia e i non più giovani che non vogliono perdere la memoria; le pubblicazioni sono messe a disposizione della Cooperativa Matteotti di Cesena, seguiranno in serata brani di musica moderna.
Per informazioni : Sezione PSI di Cesena – Corte Dantini n. 12 – il Segretario A.M. Bisulli  tel. 0547-21310 psi.cesena@gmail.com

sabato 8 giugno 2013

SOLO LAVORO: SOCIALISTI MOBILITATI

SOLO LAVORO: SOCIALISTI  MOBILITATI

L' 8 giugno Il Partito Socialista promuove la campagna di mobilitazione nazionale solo lavoro, con una petizione popolare a sostegno delle proposte di legge già depositate in Parlamento. Le proposte sono tese a favorire: il riconoscimento delle tutele elementari per tutte quelle donne e quegli uomini che svolgono lavori a tempo determinato e per precari e "atipici", con l'estensione delle tutele sociali e dei diritti sindacali; la riduzione degli oneri fiscali a carico delle imprese per agevolare le nuove assunzioni e il reinserimento dei disoccupati over 40; la valorizzazione dell'imprenditoria giovanile.
I socialisti si batteranno, sia nelle piazze sia nelle aule parlamentari, a sostegno di queste norme, che renderebbero l' Italia più libera e civile.
Per qualsiasi informazioni rimarranno aperte le sedi delle Sezioni e delle Federazioni socialiste della Romagna dove potranno essere raccolte le firme a sostegno delle petizioni, a Imola l’appuntamento sarà in piazza con l’allestimento di un banchetto sotto il municipio in Piazza Matteotti.


cambiamo noi: il PSI tra i promotori
Il Partito Socialista  tra i componenti il Comitato promotore di tre referendum su questioni sociali urgenti: divorzio breve (per eliminare le norme che impediscono alle coppie di divorziare in tempi rapidi con un aggravio di spese),immigrazione e lavoro (per l'abrogazione sia della
Bossi Fini sia delle norme che ostacolano il lavoro e il soggiorno regolare). La raccolta delle 500 mila firme inizierà il 7 giugno per concludersi, entro 90 giorni, il 4 settembre.
La prima assemblea dei referendari, aperta a tutti i cittadini, si è tenuta  sabato 1 giugno, a Roma,  presso la sala capranichetta in piazza Montecitorio. Durante l’assemblea sono stati presentati nel dettaglio i quesiti referendari con interventi del Ministro degli Esteri Emma Bonino, del segretario del PSI Riccardo Nencini, di Radicali Italiani Mario Staderini, esponenti del PD, di SEL, di Pietro Soldini e  Filippo Miraglia responsabili nazionali immigrazione rispettivamente di CGIL e ARCI e di personalità che in questi giorni  hanno aderito. E' iniziata la raccolta delle disponibilità per costruire una rete di militanti e di autenticatori, indispensabili per il successo dell’iniziativa. Si potrà firmare, oltre che presso le anagrafi dei Comuni, nei banchetti e nelle nostre sedi.