lunedì 22 luglio 2013

Pubblichiamo l'intervista del Segretario del partito apparsa oggi sul Corriere di Romagna

LA PROPOSTA A PD E A SEL Nencini: «Lista unica alle Europee» Collegamento chiaro col Pse Una mozione in Parlamento di PIETRO CARUSO FORLÌ. Dopo Guglielmo Epifani, segretario delPd, alla festa democratica al Ronco, abbiamo intervistato Riccardo Nencini, segretario del Psi Come giudica questa tormentata fase attuale emersa dopo le scorse elezioni politiche?«Dobbiamo prendere atto che è finito un ciclo politico. C’era un Patto per l’Italia con Pd e Sel e c’era un Centro imperniato su Mario Monti presidente del consiglio uscente. La sinistra non ha vinto le elezioni e il partito di centro si è di fatto dissolto. Questo è il punto. La nascita del governo di responsabilità nazionale e la sconfitta elettorale oggi obbligano a prendere atto del nuovo quadro politico e obbligano a correggere la nostra posizione e a lavorare per una cosa riformista sotto il tetto del Pse, cioè Partito Socialista Europeo». Cosa c’è di nuovo nel dibattito politico con le forze che facevano parte del patto alle politiche, vale dire Pd e Sel? «La esplicita adesione nelle dichiarazioni di Matteo Renzi e della sua area del Pd all’Internazionale Socialista fa il paio con l’iniziativa che abbiamo assunto mercoledì scorso come Psi alla Camera e al Senato di presentare la mozione che impegna il governo a recepire la raccomandazione della Commissione Europea dove si chiede ai partiti e ai parlamenti di dichiarare l’appartenenza europea e il proprio candidato alla presidenza della Commissione, in vista delle Europee 2014». Le dichiarazioni di Renzi (su La 7) evidenziavano anche il gradimento per Martin Shulz come candidato a guidare la prossima commissione europea. «Si tratta di due iniziative che potrebbero convergere. I parlamentari “renziani” sostengano la nostra mozione come noi sosterremo, quando ci sarà data l’opportunità, l’adesione del Pd all’Internazionale socialista e al Pse, dei quali facciamo parte come unico partito italiano riconosciuto».Anche Sel avrebbe fatto richiesta di aderire all’Internazionale Socialista e al Pse... «Sì, a quanto mi risulta sembra proprio così»Cosa ne discende?«Fermo restando che questo governo e questo parlamento non possono evitare di sciogliere il nodo della riforma elettorale fortemente chiesta dai più autorevoli ruoli nello Stato, credo che Psi, Pd e Sel debbano cogliere l’opportunità di presentarsi alle prossime elezioni europee del 2014 con un’unica grande lista, progressista e riformista che faccia riferimento esplicito alla famiglia politica che questi orientamenti rappresenta in Europa e nel Mondo. Sfuggire a questo dilemma non aiuterà a districare la matassa politica italiana nella quale la mancanza di solidi orientamenti rende ardua qualsiasi soluzione. La buona politica deve avere la capacità di rispondere su scala globale e non rinchiudersi in un recinto». A Venezia il prossimo ottobre il Psi svolgerà il suo terzo congresso nazionale dopo la rifondazione avvenuta nel 2008.