mercoledì 9 luglio 2014

RAVENNA DI SERA: MEGLIO TARDI CHE MAI



RAVENNA DI SERA: MEGLIO TARDI CHE MAI

Speriamo che ora, ai troppi danni già fatti, non si aggiunga la beffa di parole al vento
Ormai abituati a pensare che l'Amministrazione comunale volesse far tornare Ravenna una città dormitorio, siamo felicemente sorpresi di apprendere, per voce dell'assessore Corsini, la volontà di cambiare rotta, per incoraggiare gli imprenditori ad investire nel centro storico. Ma quanti saranno quelli che accoglieranno l'appello?
È lungo infatti l'elenco di ostacoli frapposti a locali che avevano ravvivato il centro storico ai quali controlli troppo fiscali e a volte ingiustificati hanno impedito di svolgere serenamente la propria attività e che hanno deciso di chiudere.
Per citare solo alcuni casi: sanzioni per allestimenti di particolare buon gusto, ma non conformi a dettami estetici rigidi e ripetitivi; sanzioni già all'inaugurazione nonostante permessi e autorizzazioni; interruzione di concerti poco dopo le 21.
È evidente che l'equilibrio fra residenti e attività  è precario  e l'Amministrazione ha affrontato il problema solo accanendosi coi gestori dei locali del centro con controlli su controlli, senza un minimo di elasticità e di tolleranza.
Insomma le resistenze sono tante.
E dire che Ravenna è davvero più bella da quando nel centro storico molte attività arricchiscono, anche in strada, le offerte al turismo, MA LA NOTTE NO! ... direbbe qualcuno.
Ravenna pare non voler essere un città per giovani, neppure ora che è città universitaria.
Una fascia di popolazione, che va dai 20 ai 40 anni, quella più dinamica e che investe, è stata messa ai margini. E dire che una città più viva anche la sera è una città più sicura.
L'ultima chicca, la multa ai giovani concertisti tedeschi, allievi della scuola musicale Westlicher Hegauin visita alla nostra città, colpevoli soltanto di suonare in strada.
Ci chiediamo se sia giusto pensare di "spostare" tutto nella Darsena città, come è nei progetti dell'Amministrazione, per suonare il requiem definitivo del centro storico; ma anche in Darsena ci sono i residenti, protesteranno anche loro?
Finalmente ora, dopo tanti fallimenti, spesso dovuti proprio a questo stato di cose, sembra che l'Amministrazione voglia correre ai ripari. Speriamo non sia troppo tardi e non siano solo parole al vento. Un tentativo che merita comunque di essere assecondato, anche da parte dei residenti,  per una città più accogliente e meno ostile a tutto quanto può darle nuovo slancio verso il futuro: la cultura, l'università e il turismo.